Controlli intensificati a Roma: scoperte strutture abusive e ospiti fantasma

La polizia di Roma intensifica i controlli sulle strutture ricettive, scoprendo attività abusive e oltre 300 unità irregolari nell’ultimo anno per garantire la sicurezza di cittadini e turisti.
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Negli ultimi giorni, la polizia di Roma ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive, portando alla luce una serie di irregolarità. In cinque giorni sono state individuate quattro attività abusive, con oltre 300 unità irregolari scoperte nell’ultimo anno. Le forze dell’ordine continuano a monitorare il territorio per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.

Attività abusive e ospiti non registrati

Le operazioni della polizia si concentrano sulla chiusura delle attività che non rispettano le normative vigenti. Negli ultimi tempi, è emerso un preoccupante fenomeno legato alla presenza di “ospiti fantasma”, ovvero persone che soggiornano in affittacamere o bed and breakfast senza essere registrate nel portale della polizia. Questo rappresenta un rischio per la sicurezza pubblica, poiché rende difficile l’identificazione di eventuali soggetti pericolosi.

Nel corso dell’anno passato, gli agenti hanno effettuato circa 6mila controlli su strutture ricettive in tutta la città. Queste verifiche hanno portato all’immediata chiusura di diverse attività e alla sospensione delle licenze per molte altre. La Squadra Operativa della Divisione Amministrativa e Sociale sta lavorando incessantemente per contrastare questo fenomeno.

Escamotage utilizzati dai gestori

Un caso emblematico riguarda due cittadini del Bangladesh che avevano creato un albergo abusivo in via Rattazzi, vicino alla stazione Termini. Sebbene formalmente le loro due strutture risultassero separate, in realtà erano state accorpate in un’unica attività ricettiva non autorizzata. Questo tipo di escamotage è sempre più comune tra i gestori disonesti che cercano di eludere i controlli.

Altri casi simili sono stati riscontrati anche nel quartiere San Lorenzo dove due romani sono stati sanzionati dopo aver accolto turisti senza registrarli sul sistema “Servizio Alloggiati”. I titolari hanno giustificato la loro condotta come una dimenticanza; tuttavia, dagli accertamenti è emerso che uno dei due non aveva registrato alcun ospite dal 15 marzo scorso.

Irregolarità nelle capacità ricettive

La situazione si complica ulteriormente quando si scopre che alcune strutture superano il numero massimo consentito di posti letto dichiarati ufficialmente. Un esempio è quello riscontrato da agenti del Commissariato Borgo presso un affittacamere gestito da una signora proveniente da Latina. Durante il controllo sono stati trovati tredici ospiti all’interno della struttura mentre solo undici avrebbero potuto essere accolti secondo quanto dichiarato dalla titolare.

In aggiunta a queste violazioni riguardanti la capienza degli alloggi, gli investigatori hanno notato l’uso diffuso delle keybox per il check-in automatico degli ospiti; questa pratica consente agli utenti di ritirare le chiavi direttamente dalle cassette installate presso l’ingresso degli edifici senza alcuna interazione con il personale della struttura.

Queste irregolarità stanno spingendo le autorità ad adottare misure sempre più severe nei confronti dei gestori infedeli al fine di garantire standard minimi nella ricezione turistica nella capitale italiana.