Oggi si celebra il giorno della memoria per le vittime del rogo di Primavalle, avvenuto il 16 aprile 1973. L’incendio, appiccato da esponenti di Potere Operaio, portò alla morte dei due figli del segretario locale del Movimento Sociale Italiano, Mario Mattei. La commemorazione ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali italiane e un forte richiamo all’importanza della verità storica.
La cerimonia in via Bernardo da Bibbiena
La commemorazione è iniziata con l’intervento del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha presieduto una cerimonia in via Bernardo da Bibbiena. Qui si trova l’abitazione dove avvenne la tragedia che segnò profondamente il quartiere e l’intero Paese. Durante l’evento è stata inaugurata una nuova opera di street art sulla facciata dell’edificio: un tributo ai due fratelli Mattei rappresentati sullo sfondo della bandiera italiana. La Russa ha espresso emozione nel ricordare quel tragico evento e ha sottolineato come ogni anno ci sia un sentimento di commozione collettiva.
Il presidente del Senato ha anche condiviso i suoi ricordi personali legati a quei giorni drammatici, evidenziando come la comunità locale abbia vissuto con angoscia gli eventi successivi alla strage. Ha invitato tutti a riflettere su quanto accaduto e sull’importanza della pacificazione sociale per evitare che simili atrocità possano ripetersi.
Le parole della premier Meloni
Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio ai fratelli Mattei attraverso un post su Instagram in cui afferma che ricordarli rappresenta non solo un dovere morale ma anche “un atto di giustizia verso la verità e verso la storia”. Ha ribadito che nulla può essere costruito sull’odio e che tali orrori devono rimanere impressi nella memoria collettiva affinché non accadano mai più.
Le sue parole sono state accolte con favore dai presenti alla cerimonia, molti dei quali hanno condiviso sentimenti simili riguardo all’importanza di mantenere viva la memoria storica degli eventi tragici legati al terrorismo politico degli anni ’70 in Italia.
Il ricordo personale di Maurizio Gasparri
Anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha partecipato attivamente alla commemorazione esprimendo il suo dolore per quanto accaduto cinquantaduemila anni fa. Gasparri ha raccontato i suoi ricordi personali legati alla famiglia Mattei e ai funerali dei due giovani ragazzi uccisi nell’attentato terroristico motivato dall’odio politico.
Ha descritto come quella strage abbia segnato indelebilmente non solo le vite delle famiglie coinvolte ma anche l’intera società italiana dell’epoca. Il silenzio seguito all’attentato fu considerato vergognoso dal senatore; egli sottolinea come i responsabili siano riusciti a fuggire grazie a complicità interne ed esterne al sistema giudiziario italiano.
L’intervento del ministro Giuli
Alla cerimonia era presente anche Alessandro Giuli, ministro della Cultura, il quale ha parlato dell’importanza collettiva dell’evento commemorativo. Ha definito questo momento come “un rito condiviso” dalle istituzioni italiane unite nel ricordare una strage ancora irrisolta dal punto di vista giudiziario.
Giuli si è soffermato sul fatto che centinaia di migliaia d’italiani stanno oggi rivolgendo pensieri alle vittime innocenti mentre le istituzioni si stringono attorno al loro ricordo. Ha concluso affermando che sebbene giustizia possa sembrare lontana o assente nel caso specifico dei fratelli Mattei, è fondamentale continuare a onorare le loro memorie affinché simili episodi non vengano dimenticati dalla storia nazionale.