Città della Salute e della Scienza di Torino: un incremento della spesa farmaceutica nel 2024

La Città della Salute e della Scienza di Torino ha registrato un significativo aumento della spesa farmaceutica nel corso del 2024, con previsioni che superano i budget stabiliti. Tale situazione è stata segnalata dal commissario Thomas Schael, il quale ha recentemente avviato un bando per la direzione della farmacia ospedaliera, un passo necessario dopo la nomina di Francesco Cattel a direttore generale dell’ASL VCO. Le conseguenze economiche di questa gestione richiedono attenzione e struttura per garantire un bilancio sostenibile per il futuro.

Aumento della spesa farmaceutica: i dettagli

Nel 2024, la Città della Salute e della Scienza ha previsto una spesa pari a 144 milioni di euro, ma le spese reali hanno raggiunto i 162 milioni, segnando un incremento di 17,8 milioni, corrispondente a un aumento del 12,3%. Questi dati sono stati resi noti tramite un comunicato ufficiale, che ha sottolineato anche come la crescita della spesa farmaceutica si inserisca in un contesto nazionale in cui si è verificato un aumento del 10%, secondo le statistiche dell’AIFA. L’inevitabilità di affrontare questa spirale di costi ha spinto Schael a cimentarsi in esperienze passate, come quella in Abruzzo, dove era riuscito a limitare l’incremento della spesa farmaceutica a un modesto 6% in un ospedale policlinico.

A fronte di una realtà complessa e pressante, il bando per la direzione della farmacia ospedaliera è diventato una priorità fondamentale per il commissario, che punta a trovare una figura capace di controllare e regolare l’allocazione delle risorse destinate ai farmaci e ai dispositivi medici. Questo passaggio è cruciale non solo per la gestione immediata della spesa, ma anche per garantire la stabilità economica dell’anno 2025.

Il ruolo delle sperimentazioni cliniche

Nei suoi sforzi per gestire la spesa farmaceutica, la Città della Salute e della Scienza ha anche attivato un ampio numero di studi clinici. Nel 2024 sono stati avviati ben 305 studi, di cui 235 hanno avuto un carattere multicentrico in ambito nazionale. Queste sperimentazioni rappresentano un’importante opportunità per risparmiare sui costi legati a farmaci e dispositivi medici, con una stima di effetto moltiplicatore di circa uno a due in termini di risparmi generati.

Paola Cassoni, direttrice della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, ha evidenziato quanto sia fondamentale la figura del direttore della farmacia ospedaliera in questo contesto. Questo professionista deve interagire attivamente con i ricercatori, facilitando l’esecuzione dei trial clinici, una sinergia necessaria per ottimizzare sia la spesa sia la ricerca scientifica. L’interfaccia tra ricerca e gestione farmaceutica potrà portare benefici concreti, non solo nella cura dei pazienti ma anche nell’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili.

Rispetto delle sfide future

L’aumento della spesa farmaceutica e la necessità di gestire efficacemente le risorse a disposizione pongono sfide significative non solo per la Città della Salute e della Scienza di Torino, ma per l’intero sistema sanitario. Le decisioni strategiche che verranno prese nei prossimi mesi, a partire dalla selezione del nuovo direttore della farmacia ospedaliera, saranno determinanti per garantire un equilibrio economico. È cruciale che si pongano in essere misure adeguate per evitare situazioni di crisi economica, che possano ripercuotere negativamente sull’offerta sanitaria, sul personale e, in ultima analisi, sui pazienti. Le scelte che verranno fatte ora avranno un impatto duraturo e significativo sul futuro del servizio sanitario nella regione e oltre.

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