Il governo italiano ha dichiarato cinque giorni di lutto nazionale in onore di Papa Francesco, scomparso recentemente. Questa scelta rappresenta un evento senza precedenti nella storia recente del Paese, superando i periodi di lutto stabiliti per i predecessori. La decisione è stata presa durante il Consiglio dei ministri presieduto dalla premier Giorgia Meloni, che ha espresso un legame profondo con il pontefice.
Il contesto della scelta
La proclamazione del lutto nazionale si inserisce in un contesto particolare. Per Giovanni Paolo II erano stati previsti tre giorni di lutto, mentre Benedetto XVI aveva ricevuto solo un giorno dopo la sua rinuncia al pontificato nel 2013. La scelta attuale è quindi significativa e riflette l’importanza che Bergoglio ha avuto non solo per la Chiesa cattolica ma anche per l’Italia e il mondo intero.
Giorgia Meloni ha sottolineato l’affetto personale nei confronti di Papa Francesco, definendolo “un bene dell’anima”. Durante la riunione del Consiglio dei ministri, i membri hanno tributato un lungo applauso al pontefice scomparso. Le bandiere degli edifici pubblici resteranno a mezz’asta fino ai funerali previsti sabato 26 marzo in piazza San Pietro.
Le modalità del lutto e le cerimonie
Fino alla data dei funerali, gli eventi ufficiali saranno limitati e le bandiere rimarranno a mezz’asta come segno di rispetto. Tuttavia, ci sono delle eccezioni: le celebrazioni legate al 25 aprile, festa della Liberazione italiana quest’anno particolarmente significativa poiché segna l’ottantesimo anniversario dell’evento storico. Il ministro Nello Musumeci ha chiarito che le cerimonie potranno svolgersi ma dovranno mantenere una sobrietà adeguata alla situazione.
Le visite alla salma saranno aperte da oggi fino a venerdì prima delle esequie ufficiali; si prevede una grande affluenza con circa 200mila persone attese a Roma per rendere omaggio al pontefice.
La commemorazione alla Camera dei deputati
Oggi pomeriggio si terrà una commemorazione speciale presso la Camera dei deputati in memoria di Papa Francesco. La premier Meloni parteciperà all’evento alle ore 16:00 e interverrà personalmente con un discorso preparato da lei stessa. Questo momento sarà trasmesso in diretta televisiva e rappresenterà un’occasione importante per ricordare il “grande uomo e pastore” che tanto ha significato per molti italiani.
Il suo staff conferma che Meloni sta dedicando tempo ed energie alla preparazione del discorso; questo dimostra quanto sia rilevante questa figura nella vita politica italiana contemporanea.
Un rapporto personale tra Meloni e Bergoglio
Il legame tra Giorgia Meloni e Papa Francesco era caratterizzato da incontri frequenti nel corso degli anni; molte volte questi incontri non sono stati resi pubblici ma hanno contribuito a costruire una relazione solida tra i due leader. L’ultimo incontro risale a lunedì scorso quando Bergoglio appariva provato ma sereno; durante questo incontro avevano condiviso momenti personali significativi.
Meloni potrebbe menzionare oggi in Aula anche questo ultimo saluto come testimonianza della loro connessione umana profonda oltre quella istituzionale. In passato Bergoglio aveva accolto la premier anche nei momenti più difficili della sua salute all’interno dell’ospedale Gemelli dove era ricoverato negli ultimi tempi.
Questa fase storica segna non solo il ricordo di un grande leader spirituale ma anche l’impatto duraturo sulla società italiana attraverso le sue scelte pastorali ed umane.
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