Nella serata di ieri, la Basilica di San Pietro ha ospitato un’importante cerimonia in onore del defunto papa Francesco. Il rito, che si è svolto in forma privata e ha visto la partecipazione di familiari e dignitari ecclesiastici, ha segnato un momento significativo prima della Messa esequiale prevista per oggi. Durante l’evento, il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie ha posto un velo bianco sul volto del Pontefice.
La celebrazione nella basilica
La cerimonia si è tenuta alle 20, con la basilica chiusa ai fedeli dopo tre giorni intensi in cui circa 250mila persone hanno reso omaggio a papa Francesco. Il cardinale camerlengo Kevin Farrell ha presieduto il rito presso l’Altare della Confessione. L’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, ha dato lettura del rogito che riassumeva le principali opere e la vita del Papa defunto. Questo documento è stato successivamente deposto all’interno della bara.
Durante il suo intervento iniziale, Ravelli ha sottolineato l’importanza dell’atto compiuto: «Siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà». Ha poi espresso gratitudine a Dio Padre per la vita e le opere del Pontefice scomparso. La celebrazione si è conclusa con una nota toccante: «Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità».
Partecipazione dei familiari e dignitari ecclesiastici
Alla cerimonia hanno preso parte anche alcuni familiari del Papa defunto. Secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa Vaticana, erano presenti figure significative come cardinali e membri dello staff papale che hanno avuto ruoli importanti durante il pontificato di Francesco.
Il rito si è svolto seguendo le indicazioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis ed è terminato intorno alle 21. Durante la notte successiva alla celebrazione, il Capitolo di San Pietro garantirà una presenza continua al corpo del Pontefice fino ai preparativi per i funerali programmati per questa mattina.
I gesti simbolici durante il rito
Un momento centrale della cerimonia è stata la lettura del rogito da parte dell’arcivescovo Ravelli seguita dall’aspersione con acqua benedetta da parte del cardinale camerlengo Farrell sul corpo di papa Francesco. Dopo questi atti rituali significativi, Ravelli ha coperto il volto del Pontefice con un velo bianco come segno rispettoso.
In aggiunta al velo bianco posto sul volto dell’ex Papa, sono stati collocati nella bara monete e medaglie emesse durante il suo pontificato insieme al rogito stesso sigillato dall’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche.
La chiusura definitiva della bara avvenuta secondo precise modalità rituali prevedeva l’apposizione dei sigilli ufficiali su entrambe le casse – quella interna in zinco contenente gli oggetti commemorativi e quella esterna in legno decorata con croce e stemma papale – rappresentando così un atto solenne nel rispetto delle tradizioni ecclesiali.
Conclusione naturale degli eventi
Il rito si è concluso con canti tradizionali come le Antifone accompagnate dalla recita dei Salmi; infine i presenti hanno intonato “Regina Caeli”, rinnovando così un messaggio universale: “Cristo è risorto”. Questi momenti culminanti riflettono non solo rispetto ma anche speranza nel ricordo duraturo dell’eredità spirituale lasciata da papa Francesco alla Chiesa cattolica globale.
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