Oltre 5.000 persone hanno già registrato la propria partecipazione alla mostra “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte“, che viene inaugurata il 15 marzo 2025 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. Appartenente al ricco calendario del Giubileo 2025, l’esposizione segna un importante riferimento storico e culturale, mettendo in risalto come il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi abbia avuto un’influenza profonda nell’evoluzione dell’arte e della relazione dell’uomo con la natura. L’evento, che proseguirà fino al 15 giugno, presenta l’opportunità di esplorare un percorso espositivo di eccezionale valore.
Un viaggio nell’arte tra i capolavori
La mostra raccoglie oltre 80 opere d’arte di artisti noti tra il XIII e il XIX secolo, molti dei quali sono prestiti eccezionali provenienti da rinomati istituti come il Louvre, il Rijksmuseum e i Musei Vaticani. La curatoriale dell’esposizione è a cura di Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia, e delle storiche dell’arte Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi. In questo contesto, la Galleria Nazionale di Perugia si afferma come un museo di notorietà internazionale, attirando l’attenzione di studiosi e appassionati d’arte.
Le opere esposte comprendono dipinti, disegni, incisioni e sculture di figure emblematiche come Michelino da Besozzo, Leonardo da Vinci e Albrecht Dürer. Queste opere non sono solo esempi di grande capacità artistica, ma riflettono anche un’evoluzione nella comprensione e nella rappresentazione della natura. Ogni sezione dell’esposizione è pensata per comunicare diverse sfaccettature dell’interazione tra la sensibilità umana e il creato attraverso una suggestiva narrazione visiva.
Tema centrale: il rapporto tra natura e umanità
Una delle principali finalità di “Fratello Sole, Sorella Luna” è indagare come nel corso dei secoli si sia modificata la percezione del mondo naturale. D’Orazio ha spiegato che l’analisi inizia dal Trecento per estendersi fino all’Ottocento, mostrando come l’arte abbia rappresentato il cambiamento nella prospettiva degli uomini su elementi come animali, piante e fenomeni naturali. L’esposizione si propone di ricostruire eventi significativi che hanno segnato un punto di svolta nella storia dell’arte, enfatizzando il ruolo dell’arte come strumento di comprensione profonda del creato.
Il percorso espositivo è pensato per essere variegato e coinvolgente, popolato dai capolavori assoluti che illustrano come i grandi autori del passato abbiano contribuito a definire il nostro approccio alla natura. Ogni sezione, definita “Natura madre“, “Natura impossibile“, “Natura come spazio dell’uomo“, “Natura mirabile” e “Natura incombente“, si propone di esplorare i vari aspetti di questa interazione, creando un’esperienza multisensoriale.
Supporto e patrocinio istituzionale
L’esposizione gode di un ampio supporto istituzionale, con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, della Regione Umbria e del Comune di Perugia. È sostenuta anche dal Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario dalla morte di San Francesco d’Assisi. Questi contributi non solo attestano l’importanza dell’evento, ma delineano anche una rete di collaborazione che unisce diverse istituzioni nel celebrare una figura fondamentale per la cultura e la spiritualità.
Il presidente del Comitato, Davide Rondoni, ha evidenziato come questa mostra rappresenti un’esplorazione del “paradosso della Natura“. Secondo Rondoni, il Cantico delle Creature offre uno spunto originale per riflettere sulla dualità della natura stessa, il cui potere è ambivalente e che richiede un approccio rispettoso.
Dopo la mostra, una sala immersiva rimarrà parte dell’allestimento per permettere di studiare e vivere l’esperienza artistica in una dimensione ancor più coinvolgente. Un catalogo, edito da Moebius, accompagna l’esposizione, con un contributo anche da parte del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, confermando così l’importanza culturale dell’iniziativa.