Il 25 aprile segna un’importante ricorrenza in Italia, con le celebrazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo. Quest’anno, le manifestazioni si svolgono in un contesto particolare, poiché il Paese è in lutto per la morte di Papa Francesco. Le piazze italiane si animano con cortei e iniziative culturali, mentre l’attenzione è rivolta a possibili tensioni nelle principali città come Milano e Roma.
Le celebrazioni a roma: due cortei e timori di conflitti
A Roma, le commemorazioni iniziano presto con l’Anpi che rende omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine alle 8.30. Il primo corteo partirà da largo Bompiani alle 9.30 per raggiungere Parco Schuster dove sono previsti comizi, musica e letture sul tema della Resistenza. In seguito, dalle 14.30 avrà luogo la Marcia della Liberazione che condurrà i partecipanti da Parco Schuster a Porta San Paolo.
La situazione potrebbe però essere tesa al Memoriale della Resistenza di Porta San Paolo dove i manifestanti porteranno bandiere della Brigata Ebraica nella mattinata. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi, ci saranno anche studenti palestinesi presenti sul posto creando preoccupazioni per possibili scontri tra gruppi contrapposti.
Il Movimento Studenti Palestinesi ha espresso chiaramente la propria posizione sui social media affermando che “Porta San Paolo è dei partigiani” e non dei “complici del genocidio”. Questa dichiarazione ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni riguardo alla sicurezza dell’evento visto che lo scorso anno ci sono stati disordini proprio in questa area.
In aggiunta ad Anpi, altre associazioni come Arci Roma hanno annunciato la loro intenzione di staccarsi dal corteo principale per dirigersi verso Porta San Paolo insieme ad altri gruppi come Potere al Popolo e Usb . La convergenza di diversi gruppi potrebbe aumentare il rischio di conflitti durante una giornata già carica emotivamente.
Milano: attese alte presenze ma anche preoccupazioni
A Milano si prevedono circa 70mila partecipanti al corteo del 25 Aprile che partirà da porta Venezia alle 14.30 direzione piazza Duomo. Questo numero rimane simile rispetto all’anno precedente ed include diverse realtà sociali impegnate nella difesa dei diritti umani oltre alla Brigata Ebraica presente nonostante le aggressioni subite nel corso dell’anno passato.
Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica, ha dichiarato all’Adnkronos che “non ci faremo intimidire” sottolineando l’intenzione di avere una presenza ancora più numerosa rispetto all’anno scorso durante il percorso previsto dal corteo milanese.
Per garantire la sicurezza degli eventi sarà predisposta una scorta composta dai City Angels e dalle forze dell’ordine lungo tutto il tragitto del corteo milanese; tuttavia non mancano preoccupazioni legate agli antagonisti contrari al Ddl sicurezza recentemente proposto dal governo italiano dopo gli scontri avvenuti durante una manifestazione pro Palestina a Milano lo scorso mese.
Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso fiducia nel fatto che tutti parteciperanno pacificamente ma riconosce anche i rischi associati alla giornata storica; “C’è attenzione”, ha detto Sala evidenziando il costante dialogo tra Anpi e autorità locali per garantire un evento sereno ma consapevole delle potenziali problematiche.
La testa del corteo guidata dall’Anpi arriverà in piazza Duomo prima delle ore 16 dove prenderanno parola figure significative come Primo Minelli, presidente del Comitato antifascista milanese, insieme ad altri leader politici locali inclusa Elly Schlein, segretaria Pd ed esponenti sindacali come Maurizio Landini della Cgil.
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