Celebrazione per i 175 anni de La Civiltà Cattolica: un messaggio di speranza e continuità

Celebrazione del 175° anniversario de “La Civiltà Cattolica” a Villa Malta, con interventi di Sergio Mattarella, Papa Francesco e il cardinale Parolin, sottolineando l’importanza della rivista nel dialogo culturale e religioso.
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La cerimonia per il 175° anniversario della rivista La Civiltà Cattolica si è svolta a Villa Malta, con la presenza del presidente Sergio Mattarella e del cardinale Pietro Parolin. Un messaggio di Papa Francesco ha aperto l’evento, sottolineando l’importanza della rivista come strumento di dialogo e interpretazione degli eventi mondiali alla luce della fede cristiana.

L’evento a Villa Malta: una celebrazione storica

L’incontro ha avuto luogo in un’atmosfera carica di significato, celebrando non solo la longevità della rivista ma anche il suo ruolo cruciale nel panorama culturale italiano ed internazionale. Fondata il 6 aprile 1850 per volere del beato Pio IX, La Civiltà Cattolica è diventata nel tempo un punto di riferimento nella divulgazione delle posizioni della Chiesa cattolica su temi rilevanti come politica, cultura e scienza. Durante la cerimonia, il direttore padre Nuno da Silva Gonçalves S.I. ha evidenziato come la rivista abbia saputo rinnovarsi nel tempo, ampliando il suo pubblico attraverso edizioni in sette lingue diverse.

Il messaggio di Papa Francesco ha colpito i presenti con parole che invitano a proseguire nell’impegno giornalistico con “gioia” e “docile mitezza”. Il Pontefice ha esortato tutti a continuare questo percorso con attenzione alle voci più diverse e ai segni dei tempi attuali. Tra gli ospiti c’erano figure illustri come l’ex premier Mario Draghi e diversi cardinali che hanno applaudito le parole del Papa.

L’intervento del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin

Il cardinale Parolin ha preso parola ripercorrendo le tappe fondamentali della storia de La Civiltà Cattolica. Ha sottolineato che fin dalla sua nascita è stata concepita come uno strumento utile per formare una visione cristiana tra i lettori. Secondo Parolin, la rivista mantiene ancora oggi un legame stretto con il Papa, diffondendo gli insegnamenti pontifici in modo accessibile al grande pubblico.

Parolin ha ricordato anche le richieste fatte dai Papi nel corso degli anni affinché La Civiltà Cattolica accompagnasse eventi cruciali come il Concilio Vaticano II. Ha citato San Giovanni XXIII che chiese esplicitamente al direttore dell’epoca di supportare i lavori conciliari attraverso articoli informativi e analitici. Questo approccio si è rivelato fondamentale anche nei momenti difficili dell’ultimo secolo quando la rivista si è fatta portavoce delle istanze pacifiste durante conflitti globali importanti.

L’impegno dei gesuiti nella comunicazione contemporanea

Durante l’evento sono emerse riflessioni sull’importanza dell’impegno culturale ed educativo dei gesuiti nella società moderna. Il cardinale Parolin ha esortato i membri della Compagnia di Gesù a continuare ad ascoltare le indicazioni fornite dai Papi riguardo alla necessità di promuovere pace e dignità umana in ogni contesto sociale.

Questo invito rappresenta una chiamata all’azione concreta per affrontare le sfide contemporanee attraverso nuovi canali comunicativi inclusivi ed efficaci nel mondo digitale odierno. I gesuiti sono stati incoraggiati ad osare nell’aprire nuove strade editoriali capaci non solo di informare ma anche ispirare speranza in un contesto globale spesso segnato da conflitti sociali ed economici.

Voce storica controcorrente: Andrea Riccardi sulla longevità de La Civiltà Cattolica

Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha concluso gli interventi parlando dell’importanza storica de La Civiltà Cattolica nella narrazione cattolica contemporanea. Ha affermato che nonostante gli anni trascorsi dalla sua fondazione essa continua a essere attuale grazie alla capacità d’affrontare tematiche moderne senza perdere identità o credibilità.

Riccardi ha richiamato episodi significativi nei quali la rivista si è schierata contro guerre ingenerose o ingerenze politiche dannose per l’umanità intera; esempi emblematici includono le posizioni assunte durante entrambe le Guerre Mondiali così come nelle recentissime crisi internazionali dove spesso ci si aspettava una voce chiara dal Vaticano sui temi legati alla pace mondiale.

In sintesi, questa celebrazione non solo ricorda quanto fatto fino ad oggi ma invita tutti coloro coinvolti nella missione editoriale de La Civiltà Cattolica a guardare avanti verso nuove opportunità d’impatto positivo sul mondo attuale.