Celebrazione dei 300 anni dell’Antico Ospedale San Gallicano: un pilastro della salute a Roma

Oggi Roma ha vissuto un’importante celebrazione: i 300 anni dalla posa della prima pietra dell’Antico Ospedale San Gallicano. Questo evento ha rappresentato non solo un omaggio alla storicità dell’ospedale, ma ha anche messo in luce i valori fondamentali che hanno guidato la sua nascita e il suo sviluppo nel corso dei secoli. Attualmente, il San Gallicano è un punto di riferimento per la cura di malattie dermatologiche e veneree e continua a svolgere un ruolo cruciale nell’assistenza ai più vulnerabili della società.

Storia e fondazione dell’ospedale San Gallicano

L’Antico Ospedale San Gallicano, affettuosamente conosciuto come “ospedalone” dai romani di Trastevere, ha una lunga e significativa storia alle spalle. Fondato nel 1723 con l’obiettivo di fornire assistenza e cure ai malati di malattie dermato-veneree, il San Gallicano è presto diventato un modello architettonico e di assistenza sanitaria. Con la sua nomina a Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nel 1939, l’ospedale ha potuto dar vita a una tradizione di ricerca e cura che continua ancora oggi. La delocalizzazione nel 2000 nella moderna sede dell’Eur ha permesso un ampliamento delle strutture e dei servizi disponibili, rispondendo alle esigenze sempre più elevate della sanità moderna.

La scelta del nome San Gallicano è avvenuta in onore di Flavio Gallicano, un console romano vissuto nel terzo secolo d.C., noto per il suo impegno nel sostenere i pellegrini e i bisognosi. La sua vita dedicata all’assistenza dei poveri rispecchia i valori oggi rappresentati dall’ospedale. Gallicano è carico di significato, e la sua eredità è frutto dell’incontro tra diverse istituzioni come l’Inmp, gli IFO e la Comunità di Sant’Egidio, tutte unite dall’obiettivo di supportare le persone più fragili.

L’importanza del San Gallicano oggi

Durante la giornata celebrativa, importanti figure hanno avuto l’opportunità di prendere la parola. Tra questi, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca hanno evidenziato il ruolo fondamentale che il San Gallicano ricopre nell’ambito della sanità pubblica e sociale. Schillaci ha affermato che l’ospedale non è solo una parte della storia sanitaria italiana, ma un simbolo della missione del Servizio Sanitario Nazionale, impegnato a garantire salute e benessere a tutti. Rocca, invece, ha richiamato l’importanza dell’ospedale, unico al mondo nella cura delle malattie della pelle, sottolineando come la sua esistenza continui a rispondere ai bisogni attuali della società.

La celebrazione ha offerto anche un’occasione per riflettere sulle nuove sfide della sanità e sull’importanza di un approccio innovativo. Monsignor Vincenzo Paglia ha messo l’accento sulla necessità di ripensare strategie di assistenza rivolte a chi proviene da altri Paesi o si trova in situazioni di difficoltà. Questo desiderio di inclusione è parte integrante della missione del San Gallicano, dove ogni individuo viene trattato con rispetto e dignità.

Collaborazione e inclusione sociale

Il San Gallicano ha mantenuto la sua vocazione originale come presidio di cura e inclusione. Oggi continua a operare in sinergia con l’Inmp e la Comunità di Sant’Egidio, adottando una visione condivisa in cui la persona e le sue fragilità sono sempre al centro. Cristiano Camponi, direttore generale dell’Inmp, ha sottolineato il valore del lavoro quotidiano svolto per contrastare le disuguaglianze di salute, sia a livello nazionale che internazionale.

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha descritto il San Gallicano come un “ospedale da campo“, evidenziando come questo approccio multilaterale favorisca la creazione di reti di solidarietà attorno a chi ha bisogno di cura. Con un forte impegno verso il benessere collettivo, questi enti continuano a promuovere un messaggio di amicizia e supporto a chi si trova in difficoltà.

Riscoprire la storia e guardare al futuro

La giornata è stata arricchita da interventi di storici della medicina e professionisti del settore, che hanno discusso il ruolo storico e attuale del San Gallicano. Maria Conforti, storica della medicina, ha delineato la traiettoria dell’ospedale, mentre altri esperti hanno offerto spunti su dove possa dirigersi la sanità in futuro, evidenziando l’importanza della continua innovazione e della ricerca scientifica.

Con opportunità in continua evoluzione, il San Gallicano rappresenta quindi non solo un importante monumento della storia della medicina a Roma, ma anche un attore attivo nell’affrontare le sfide attuali della salute e del benessere. La celebrazione di questi tre secoli di esistenza è quindi un momento di riflessione e di proiezione verso il futuro, in cui le sfide della salute pubblica saranno affrontate con determinazione e rinnovato spirito.

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