Carl Brave, noto artista romano, è tornato sulla scena musicale con il suo nuovo singolo “Morto a galla”, che anticipa l’uscita del suo prossimo album. Questo brano offre uno spaccato della vita nella Capitale, affrontando tematiche complesse come gli scontri post-derby e le difficoltà quotidiane. A partire da ottobre, l’artista sarà in tour nei club italiani per presentare dal vivo il suo lavoro e le diverse sfaccettature della sua musica.
Un singolo che racconta la realtà di Roma
Il nuovo brano di Carl Brave non si limita a descrivere una Roma da cartolina. Al contrario, esplora gli aspetti più crudi e reali della città. L’artista ha dichiarato: «È una Roma reale. Ogni città ha molte sfaccettature e ha anche un lato crudo». Con frasi incisive come “Alzo bandiera bianca, insulti da quella platea”, il testo invita alla riflessione su un’epoca in cui il giudizio è immediato e spesso superficiale.
Brave sottolinea che la sua intenzione è quella di rallentare questo processo: «Con questo disco voglio spingere chi ascolta a prendersi il tempo per capirlo davvero». La canzone diventa così un invito a riflettere sulle esperienze personali dell’artista ma anche su quelle collettive dei suoi ascoltatori.
Un percorso personale attraverso la musica
Negli ultimi due anni, Carl Brave ha lavorato intensamente alla scrittura del suo nuovo album, dedicandosi anche all’esplorazione della musica elettronica. Ha descritto questo progetto come una sorta di autobiografia: «Ho fatto un percorso a ritroso nella mia vita: ricordi, esperienze, immagini». Il risultato è un’opera che non solo rappresenta lui stesso ma anche i cambiamenti sociali ed emotivi vissuti nel corso degli anni.
L’artista trova ispirazione nei suoi viaggi all’estero; Giappone e Marocco sono solo alcune delle mete dove raccoglie suoni e strumenti che arricchiscono la sua produzione musicale. Nonostante queste influenze globali, mantiene sempre salde le radici italiane nella sua arte.
Riflessioni sul futuro e sull’industria musicale
Parlando del futuro personale e professionale, Carl Brave afferma di vivere nel presente senza farsi troppi piani a lungo termine: «Se succede qualcosa lo affronto subito». Questa mentalità si riflette anche nelle sue considerazioni riguardo al mondo della musica contemporanea. Secondo lui c’è una certa omologazione dei brani musicali dovuta all’eccesso di autori coinvolti nel processo creativo: «Troppe teste scrivono canzoni per nessuno».
In merito all’uso dell’autotune nell’industria musicale attuale dice che può essere visto sia come uno strumento creativo sia come una limitazione se usato male. La questione dell’autotune solleva interrogativi importanti sulla qualità vocale degli artisti emergenti; secondo Brave non dovrebbe essere visto come l’unico metro per misurare il valore artistico.
Preparativi per il tour autunnale
Carl Brave si prepara ora ad affrontare i palchi italiani con un tour live previsto per l’autunno 2025. Durante i concerti presenterà uno spettacolo diviso in sezioni differenti ognuna caratterizzata da stili musicali diversi; questa scelta rispecchia la varietà sonora presente nel suo ultimo lavoro discografico.
L’artista promette ai fan performance coinvolgenti in cui farà medley delle sue varie fasi artistiche passate; ogni concerto sarà quindi unico ed offrirà ai presenti l’opportunità di immergersi completamente nella sua evoluzione musicale negli anni recenti.
Con “Morto a galla”, Carl Brave segna quindi non solo un ritorno ma anche una nuova fase creativa ricca di significati personali ed esperienziali legati alla vita romana contemporanea.