Cardinal Parolin alla prima edizione de "Il Tavolo del Ramadan": l'appello per la pace in Ucraina - Socialmedialife.it
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha partecipato alla prima edizione de “Il Tavolo del Ramadan – Iftar” a Roma, un evento che segna un’importante iniziativa di dialogo culturale e religioso, organizzato dall’Ambasciata del Marocco presso la Santa Sede. Durante l’evento, Parolin ha toccato temi cruciali come il disarmo e il conflitto in corso in Ucraina. Le sue dichiarazioni sono state intrise di un forte richiamo alla pace, evidenziando la necessità di un dialogo che non sia ostacolato da precondizioni.
Il cardinale Parolin ha ribadito la posizione della Santa Sede sul disarmo, sottolineando il bisogno di un’azione coordinata a livello internazionale per un disarmo generale e controllato. Fin dalla Prima Guerra Mondiale, la Santa Sede ha sostenuto iniziative per ridurre gli arsenali militari in tutto il mondo, esprimendo preoccupazione per l’attuale situazione. “Non si può essere contenti della direzione in cui stanno andando le cose”, ha dichiarato, ponendo l’accento sulla necessità di una visione a lungo termine che vada oltre i conflitti attuali.
Il porporato ha evidenziato che la guerra non porta mai a risultati benefici, ma al contrario approfondisce le crisi umanitarie e le divisioni tra i popoli. La chiamata all’azione da parte della Santa Sede vuole essere un invito a tutte le nazioni a lavorare insieme per una pace duratura, partendo dal presupposto che solo attraverso il dialogo si possano affrontare e risolvere i conflitti. Questo approccio rappresenta non solo una posizione religiosa, ma anche una responsabilità morale nei confronti dell’umanità.
Focalizzandosi sulla guerra in Ucraina, il segretario di Stato ha espresso il suo desiderio che le parti in conflitto possano avviare un dialogo genuino, senza imposizioni o precondizioni. Ha sottolineato l’importanza di una tregua, affermando che “non si devono mettere precondizioni che impediscano di avviare un dialogo”, in riferimento alle condizioni espresse dalla Russia riguardo alla verifica dell’osservanza della tregua.
Parolin ha anche notato la recente apertura da parte dell’Ucraina verso il cessate il fuoco, auspicando che anche la Russia possa accogliere questa disponibilità. L’obiettivo deve essere quello di avviare un processo che conduca non solo a una cessazione delle ostilità temporanea, ma a un negoziato che possa porre fine alla guerra in modo definitivo. La visione del cardinale è chiara: una pace giusta e duratura è necessaria per tutti.
Un altro importante tema trattato da Parolin è stato quello della salute di Papa Francesco. In risposta a domande dei giornalisti, il cardinale ha fornito aggiornamenti sui bollettini medici, rassicurando sul fatto che il pontefice sta seguendo le raccomandazioni dei medici. “L’ho visto una settimana fa, e l’ho trovato meglio rispetto alla prima volta”, ha commentato, pur riconoscendo che tali osservazioni rimangono esterne e che la situazione medica del Papa resta sotto la supervisione di professionisti.
Parolin ha anche spiegato come, nei suoi incontri, vengono discussi temi e problemi urgenti con il Papa, il quale offre consigli e indicazioni. Infine, riguardo a eventuali speculazioni circa una possibile rinuncia da parte di Francesco, Parolin ha chiarito che non si è assolutamente parlato di tale possibilità. Questo rassicurante aggiornamento contribuisce a mantenere alta l’attenzione sulla figura del Papa e il suo ruolo in un periodo così complesso per il mondo.