Cagliari: oltre cento persone protestano contro i tagli all’assistenza domiciliare dell’Inps

Oltre cento manifestanti a Cagliari protestano contro i tagli all’assistenza domiciliare dell’Inps, temendo conseguenze negative per famiglie e lavoratori del settore in Sardegna.
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Questa mattina, a Cagliari, si è svolto un presidio di protesta che ha visto la partecipazione di oltre cento manifestanti davanti alla sede regionale dell’Inps. L’iniziativa è stata organizzata da diverse sigle sindacali tra cui Cgil, Spi, Filcams e Fp della Sardegna, in collaborazione con associazioni cooperativistiche locali come Agci Imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali. La mobilitazione è stata indetta per contestare i recenti tagli all’assistenza domiciliare decisi dall’ente previdenziale.

Motivi della protesta

I sindacati hanno espresso preoccupazione per le conseguenze che queste riduzioni potrebbero avere su un servizio fondamentale per molte famiglie sarde. Secondo quanto riportato dai rappresentanti sindacali durante il presidio, l’Inps rischia di compromettere prestazioni vitali attualmente fornite a circa ottomila persone in Sardegna. Queste prestazioni non solo supportano gli utenti nella gestione delle loro necessità quotidiane ma garantiscono anche occupazione a centinaia di lavoratori del settore assistenziale.

La decisione dell’Inps di ridurre l’assistenza domiciliare ha sollevato timori tra i manifestanti riguardo alla possibilità che le famiglie più vulnerabili possano rimanere senza il supporto necessario. Durante la manifestazione sono stati distribuiti volantini informativi e sono state esposte bandiere delle organizzazioni coinvolte nel presidio.

Reazioni dei partecipanti

I partecipanti al presidio hanno sottolineato l’importanza del servizio di assistenza domiciliare non solo dal punto di vista sociale ma anche economico. Molti lavoratori del settore assistenziale temono per il proprio futuro professionale se tali misure dovessero essere confermate. Le testimonianze raccolte durante la manifestazione evidenziano come questi servizi siano essenziali non solo per chi riceve assistenza ma anche per chi lavora nel campo.

Le parole dei rappresentanti sindacali risuonano forti: “Se l’Inps non tornerà sui suoi passi sarà responsabile della cancellazione di prestazioni fondamentali.” Questo messaggio è stato ribadito più volte durante gli interventi pubblici effettuati dai leader sindacali presenti al presidio.

Prospettive future

La mobilitazione odierna potrebbe essere solo una delle tante iniziative programmate dalle organizzazioni coinvolte se le autorità competenti non prenderanno in considerazione le richieste avanzate dai lavoratori e dalle famiglie interessate ai servizi erogati dall’Inps. I sindacati stanno già pianificando ulteriori azioni nei prossimi giorni con lo scopo di mantenere alta l’attenzione sulla questione e spingere affinché vengano ripristinate le risorse necessarie all’assistenza domiciliare.

L’esito delle trattative future rimane incerto; tuttavia, la determinazione mostrata dai partecipanti al presidio indica chiaramente una volontà collettiva forte nel difendere diritti fondamentali legati all’assistenza sociale in Sardegna.

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