Bruxelles multa Apple e Meta per violazioni del Digital Markets Act: 700 milioni di euro in totale

La Commissione europea infligge sanzioni di 500 milioni a Apple e 200 milioni a Meta per violazioni del Digital Markets Act, imponendo loro di conformarsi alle normative entro sessanta giorni.
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La Commissione europea ha annunciato sanzioni significative nei confronti di Apple e Meta, accusate di non rispettare le normative stabilite dal Digital Markets Act . Le multe ammontano a 500 milioni di euro per Apple e 200 milioni per Meta. Queste decisioni sono il risultato di un lungo processo dialogico con le aziende, che hanno avuto l’opportunità di presentare le loro posizioni.

Violazioni da parte di Apple

Secondo la Commissione europea, Apple ha infranto l’obbligo previsto dal DMA riguardante la trasparenza nelle offerte alternative all’App Store. Gli sviluppatori che utilizzano questa piattaforma dovrebbero poter informare liberamente i consumatori su opzioni più vantaggiose disponibili al di fuori dell’App Store stesso. Tuttavia, è emerso che Apple impone restrizioni tali da limitare significativamente la capacità degli sviluppatori di comunicare queste alternative ai clienti.

Le indagini hanno rivelato che gli sviluppatori non possono sfruttare appieno i canali alternativi a causa delle politiche restrittive imposte da Apple. Questo impedisce ai consumatori di accedere a offerte più economiche o vantaggiose. La Commissione ha sottolineato come l’azienda non sia riuscita a dimostrare che tali limitazioni siano necessarie o giustificate.

In risposta alla decisione della Commissione, è stato ordinato ad Apple non solo di rimuovere queste restrizioni ma anche di evitare comportamenti simili in futuro. L’importo della multa riflette sia la gravità delle violazioni sia il tempo durante il quale si sono verificate. Inoltre, è stata chiusa un’indagine parallela sugli obblighi legati alla scelta degli utenti grazie all’impegno proattivo mostrato dall’azienda nel cercare soluzioni conformi.

Le problematiche relative a Meta

Anche Meta si trova ora sotto scrutinio per aver violato le disposizioni del DMA riguardanti il consenso degli utenti nella gestione dei dati personali. Secondo quanto stabilito dalla normativa, i gatekeeper devono ottenere esplicitamente il consenso prima della combinazione dei dati tra servizi diversi; se tale consenso non viene fornito dagli utenti, deve essere disponibile un’alternativa meno personalizzata ma equivalente.

Nel novembre 2023, Meta aveva introdotto un modello pubblicitario binario chiamato “consenso o pagamento”, permettendo agli utenti europei su Facebook e Instagram due scelte: acconsentire alla raccolta dei dati per pubblicità personalizzata oppure pagare una quota mensile per evitare annunci pubblicitari del tutto. Tuttavia, questo approccio è stato considerato insufficiente dalla Commissione poiché non offriva realmente una scelta adeguata agli utenti rispetto all’utilizzo dei propri dati personali.

Dopo ulteriori discussioni con la Commissione nel novembre 2024, Meta ha presentato una nuova versione del suo modello pubblicitario gratuito con opzioni presumibilmente meno invasive in termini d’uso dei dati personali; attualmente questa proposta è oggetto d’esame da parte dell’autorità competente.

La sanzione inflitta tiene conto della durata delle infrazioni avvenute tra marzo e novembre 2024 quando era disponibile solo l’opzione binaria iniziale senza alternative valide secondo quanto richiesto dal DMA.

Riconsiderazione del servizio Facebook Marketplace

Oltre alle multe inflitte ad Apple e Meta, oggi la Commissione ha anche deciso che Facebook Marketplace non sarà più designato come servizio soggetto al DMA dopo aver esaminato una richiesta presentata da Meta nel marzo scorso. Questa decisione deriva dall’analisi approfondita delle argomentazioni fornite dall’azienda e dalle misure adottate negli ultimi anni per migliorare l’utilizzo della piattaforma contro abusi commerciali nei confronti dei consumatori.

Nel corso del 2024 si è registrata una significativa diminuzione degli utenti commerciali attivi su Marketplace; infatti sono stati conteggiati meno di diecimila commercianti sulla piattaforma rendendo così superflua la sua designazione come gateway importante secondo i criteri previsti dal DMA.

Apple e Meta ora hanno sessanta giorni per conformarsi alle direttive impartite dalla Commissione europea; in caso contrario potrebbero affrontare ulteriori sanzioni pecuniarie periodiche fino al completo adeguamento alle normative vigenti.

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