A Brescia, una serie di aggressioni e risse che hanno coinvolto giovani tra i 20 e i 25 anni ha portato all’arresto di sette persone. Le indagini, condotte dalla polizia di Stato e coordinate dalla procura, hanno svelato un clima di violenza crescente in città. Gli episodi si sono concentrati principalmente nel centro storico e nei pressi della stazione ferroviaria.
La dinamica delle aggressioni
Le indagini sono scaturite da un’aggressione avvenuta in via Orzinuovi, dove un giovane è stato colpito con coltellate e bottigliate. L’episodio ha visto coinvolti diversi individui che hanno aggredito non solo la vittima ma anche coloro che cercavano di difenderlo. Questo primo episodio ha aperto la strada a ulteriori accertamenti su una serie di attacchi simili avvenuti nei mesi successivi.
Tra il 29 giugno 2024 e il 14 gennaio 2025 si sono registrati cinque episodi significativi. In uno dei casi più gravi, il 12 gennaio scorso, un uomo è stato ridotto in fin di vita dopo essere intervenuto per difendere un amico rapinato. Altri eventi violenti includono risse in pieno giorno nella centralissima via Garibaldi, dove sedie ed arredi urbani sono stati utilizzati come armi improvvisate.
Gli arresti: chi sono gli accusati
La polizia ha eseguito sette misure cautelari nei confronti degli individui coinvolti nelle violenze. Tra gli arrestati ci sono Ahmed Ayad , Abdelsattar Elsayed , Karim Elzobary , Mohamed Essoussi ed Eslam Saleh . Tutti loro affrontano accuse gravi come tentato omicidio, rapina aggravata e porto abusivo d’armi.
In aggiunta agli arrestati principali ci sono altri indagati – ben ventiquattro – inclusi alcuni minori che sarebbero stati coinvolti negli stessi eventi criminosi. Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per identificare ulteriormente i partecipanti alle aggressioni.
Il contesto sociale delle violenze
Il questore Eugenio Spina ha sottolineato che questi gruppi non devono essere considerati organizzazioni strutturate ma piuttosto soggetti legati alla strada con forti vincoli amicali tra loro. Molti degli accusati vivono insieme in abitazioni abusive o fittizie a Brescia; questo rende difficile rintracciarli poiché si spostano frequentemente da un luogo all’altro.
Gianni Di Palma della Mobile ha evidenziato l’importanza di avere una visione d’insieme per comprendere la situazione complessiva delle violenze giovanili nella città bresciana. La polizia sta lavorando attivamente per monitorare queste dinamiche sociali al fine di prevenire futuri incidenti simili.
L’aumento delle risse giovanili rappresenta una sfida significativa per le autorità locali nel mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza dei cittadini bresciani.