Bitcoin supera i 90.000$: segnale di una nuova bullrun o solo un rimbalzo temporaneo?

Il prezzo di Bitcoin supera i 90.000 dollari, alimentando speranze di una nuova bullrun. Analisi delle recenti fluttuazioni del mercato e dei fattori economici che potrebbero influenzare il futuro del BTC.
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Negli ultimi giorni, il prezzo di Bitcoin ha superato la soglia dei 90.000 dollari, suscitando interrogativi tra gli investitori riguardo a una possibile ripresa della bullrun. Questo articolo esplora l’andamento recente del mercato delle criptovalute e le dinamiche che potrebbero influenzare il futuro di Bitcoin.

L’ultima bullrun di Bitcoin

La recente bullrun di Bitcoin è iniziata il 6 novembre 2024, coincidente con la vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti. Questo evento ha innescato un forte ottimismo nel mercato delle criptovalute, portando il prezzo del BTC a livelli record. La fase rialzista è durata circa un mese e mezzo, culminando a metà dicembre dello stesso anno.

Durante questo periodo, Bitcoin ha raggiunto per la prima volta nella sua storia un valore superiore ai 100.000 dollari, sebbene non sia mai riuscito a superare i 110.000 dollari. Dopo questa rapida ascesa, si è verificato un lungo periodo di lateralizzazione attorno ai 100.000 dollari che si è protratto fino alla fine di febbraio 2025.

Questa bullrun si distingue per la sua brevità rispetto alle precedenti fasi rialziste storiche del BTC, che solitamente durano diversi mesi e sono caratterizzate da movimenti più ampi e sostenuti nel tempo.

La correzione del prezzo dopo l’ultima bullrun

Tradizionalmente dopo una fase rialzista segue sempre una correzione significativa dei prezzi; tuttavia in questo caso specifico la correzione vera e propria è iniziata solo due mesi dopo la conclusione della bullrun. Inizialmente c’è stata una fase prolungata in cui i prezzi sono rimasti relativamente stabili sopra i valori pre-elettorali.

A partire dalla fine febbraio 2025 si è assistito a un calo significativo dei prezzi; tuttavia questa correzione non ha annullato completamente i guadagni ottenuti durante l’ultimo rally: prima dell’elezione di Trump il valore era attorno ai 69.000 dollari mentre dopo la correzione era sceso appena sotto i 75.000 dollari.

In confronto ad altri indici finanziari come l’S&P500 – che ha registrato perdite superiori al 13% rispetto ai minimi toccati alla fine ottobreBitcoin mostra ancora un incremento del circa sette percento rispetto al suo valore precedente all’inizio della bullrun.

Il rimbalzo recente

La settimana scorsa sembra aver segnato una svolta nel trend negativo per Bitcoin: dal venerdì precedente le festività il prezzo aveva trovato stabilità poco sotto gli 85.000 dollari ed è salito oltre quota novantamila lunedì scorso per la prima volta dal marzo scorso quando era iniziata la fase correttiva.

Questo nuovo picco rappresenta non solo un recupero ma anche una sfida significativa poiché riflette cambiamenti nelle condizioni economiche globali e nei mercati valutari internazionali.

Il Dollar Index , indicatore chiave della forza del dollaro statunitense rispetto ad altre valute principali, aveva mostrato segni evidenti di debolezza tra fine febbraio ed inizio marzo quando oscillava attorno ai valori più elevati degli ultimi anni; ora invece risulta sotto quota cento punti – livello non visto da luglio dello scorso anno – contribuendo così al contesto favorevole per le criptovalute come Bitcoin.

Possibile avvio di una nuova bullrun?

Considerando le recenti tendenze economiche e finanziarie potrebbe esserci spazio per ipotizzare l’inizio di una nuova bullrun per Bitcoin se dovesse interrompersi l’attuale fuga dagli asset rischiosi . Riferendosi all’esperienza passata del mercato crypto nel corso degli anni precedenti ci sono stati momenti simili: ad esempio nel maggio del ‘17 vi fu uno slancio significativo proprio alla fine aprile durante il primo mandato presidenziale dell’ex presidente Trump.

Tuttavia esistono anche rischi associati a questa ripresa potenziale: se dovesse verificarsi un aumento sostenuto dell’indice DXY oltre quota cento uno punti potrebbe avere effetti negativi sul valore delle criptovalute senza necessariamente manifestarsi immediatamente sul mercato bitcoiniano stesso.

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