Biancaneve 2025: il live action Disney si rivela un flop al botteghino

Il remake di “Biancaneve” del 2025, diretto da Marc Webb, ha incassato meno di 45 milioni di dollari al box office, deludendo le aspettative e generando polemiche legate alla protagonista Rachel Zegler.
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Il remake di Biancaneve, diretto da Marc Webb e uscito nel 2025, ha deluso le aspettative al box office statunitense. Dopo cinque giorni di programmazione, il film ha incassato meno di 45 milioni di dollari, ben al di sotto delle previsioni iniziali che si aggiravano tra i 48 e i 58 milioni. Questo risultato è stato descritto come un vero e proprio fiasco dalla rivista Variety, che analizza le ragioni dietro questo insuccesso.

Le cause del flop

Secondo Variety, il fallimento commerciale di Biancaneve non è solo una questione legata agli incassi. La cattiva reputazione politica e sociale della protagonista Rachel Zegler ha avuto un impatto significativo sulla percezione del film. Il primo segnale negativo è arrivato con la presentazione del trailer ufficiale il 12 agosto 2024. In quell’occasione, Zegler ha ringraziato i fan su X per aver raggiunto in sole ventiquattro ore ben 120 milioni di visualizzazioni; tuttavia, la sua conclusione con “e ricordate sempre: Palestina libera” ha attirato l’attenzione negativa.

L’affermazione politica dell’attrice ha generato una reazione immediata all’interno della Disney. I dirigenti hanno reagito prontamente contattando Zegler per discutere della situazione delicata in cui si trovava la produzione da oltre duecento milioni di dollari. Nel frattempo, Gal Gadot, che interpreta la strega cattiva nel film e aveva espresso pubblicamente sostegno a Israele in passato , è stata oggetto di insulti e minacce sui social media. Per garantire la sicurezza dell’attrice israeliana, Disney ha dovuto finanziare l’assunzione di un team specializzato nella protezione personale.

Le polemiche sociali

Le controversie non si sono fermate qui; a novembre dello stesso anno Zegler ha commentato su Instagram l’esito delle elezioni presidenziali americane con frasi provocatorie nei confronti dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump. Questi post hanno ulteriormente alimentato le polemiche attorno alla sua figura pubblica e alla promozione del film.

In risposta a queste situazioni critiche, Disney avrebbe ingaggiato esperti dei social media per gestire l’immagine online dell’attrice prima dell’uscita del film. L’intento era quello di monitorare attentamente ogni comunicazione futura per evitare ulteriori incidenti simili a quelli già accaduti.

Un weekend d’apertura disastroso

Dopo un weekend d’apertura globale che ha totalizzato solo 87 milioni di dollari – cifra nettamente inferiore alle aspettative – i vertici Disney stanno ora cercando risposte sul perché Biancaneve abbia fallito così clamorosamente al botteghino. A titolo comparativo, questo incasso rappresenta circa * trentaquattro milioni* in meno rispetto all’uscita mondiale de “Joker Folie à Deux” della Warner Bros., pur avendo quest’ultimo budget inferiori rispetto ai costosi investimenti fatti per Biancaneve.

La situazione attuale pone interrogativi sulle strategie future della Disney riguardo ai suoi progetti cinematografici più ambiziosi ed evidenzia come fattori esterni possano influenzare significativamente il successo commerciale delle produzioni hollywoodiane contemporanee.