Beppe Caccia di Mediterranea interrogato dalla polizia nel contesto del caso Paragon di spionaggio, un episodio che solleva interrogativi sulla sicurezza e la privacy nel 2025
Il 24 gennaio 2025, Beppe Caccia, armatore di Mediterranea, è stato ascoltato dalla polizia giudiziaria a Napoli. La sua audizione si è svolta in qualità di persona informata sui fatti relativi a un caso di spionaggio legato al software Graphite, sviluppato dalla società israeliana Paragon. Fonti vicine alle indagini hanno confermato l’accaduto, senza però rivelare ulteriori dettagli sulla testimonianza di Caccia.
Il coinvolgimento di Caccia è emerso il 7 febbraio 2025, quando la nave Mare Jonio, di proprietà di Mediterranea, si trovava a Napoli. In quell’occasione, è stato reso noto che anche Luca Casarini, fondatore e capomissione di Mediterranea Saving Humans, era tra le persone oggetto di sorveglianza. Recentemente, è emerso che anche don Mattia Ferrari, cappellano di bordo della nave, è stato spiat.
Le indagini sono condotte da due procure, che collaborano attivamente. La procura di Palermo ha ricevuto un esposto da Casarini, il quale è stato ascoltato il 22 gennaio 2025. Contemporaneamente, la procura di Napoli ha registrato un esposto presentato da Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, anch’egli coinvolto nel caso di spionaggio.
Le autorità stanno lavorando per chiarire le dinamiche di questa vicenda, che ha suscitato un notevole interesse e preoccupazione a livello nazionale.
This post was last modified on 26 Febbraio 2025 17:41