Rossana Cannata, sindaco di Avola, ha ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro dal governo guidato da Giorgia Meloni. Questa somma, equivalente al primo premio della lotteria Italia, non è destinata all’uso personale della sindaca ma al Comune che rappresenta. La città siciliana ha vinto l’intero fondo per il risanamento degli enti locali delle isole, lasciando a bocca asciutta altri comuni in Sicilia e Sardegna. La situazione ha sollevato interrogativi e polemiche riguardo alla trasparenza del processo decisionale.
Il contesto del finanziamento a Avola
Il Comune di Avola si trova nella provincia di Siracusa ed è abitato da circa 30 mila persone. L’assegnazione dei fondi avviene attraverso un decreto firmato dai ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dell’Interno Matteo Piantedosi. Questo provvedimento è stato accolto con malcontento da molti sindaci siciliani esclusi dal beneficio economico. Alcuni hanno commentato ironicamente la situazione con battute sul “doppio Cannata“, riferendosi sia a Rossana che a suo fratello Luca Cannata, vicepresidente della commissione Bilancio della Camera.
Il decreto prevede che solo i comuni con una popolazione compresa tra i 20 mila e i 35 mila abitanti possano accedere ai fondi per il risanamento finanziario. Tuttavia, la specificità delle condizioni richieste ha portato alcuni critici a sospettare che siano state scritte su misura per favorire Avola.
Le modalità del decreto e le critiche ricevute
La norma contenuta nel comma 755 dell’articolo 1 è stata introdotta recentemente ed evidenzia come solo Avola soddisfi tutti i requisiti necessari per accedere ai fondi stanziati dal governo. Antonio Nicita, parlamentare del Pd originario di Siracusa, ha messo in luce come l’emendamento fosse stato presentato da un esponente locale dello stesso partito politico cui appartiene Rossana Cannata.
Questa scoperta ha alimentato ulteriormente le polemiche attorno alla vicenda: molti sostengono che ci sia stata una manovra politica per garantire vantaggi economici al comune governato dalla sorella del parlamentare promotore dell’emendamento stesso.
Le reazioni politiche alle assegnazioni dei fondi
Le reazioni non si sono fatte attendere: diversi membri anche dello stesso centrodestra hanno espresso indignazione nei confronti delle modalità con cui sono stati distribuiti questi fondi pubblici. Giuseppe Napoli, ex presidente provinciale di Fratelli d’Italia in Sicilia, si è dimesso in segno di protesta contro Luca Cannata e il suo operato politico ritenuto spietato.
In risposta alle accuse mosse contro la famiglia Cannata riguardo alla raccolta fondi in contante per attività politiche locali, Giovanni Donzelli ha difeso l’operatività dei politici affermando che tali pratiche sono comuni tra gli amministratori locali.
L’impatto sul territorio e le prospettive future
L’arrivo dei cinque milioni potrebbe avere ripercussioni significative sulla gestione economica del Comune di Avola; tuttavia rimane alta l’attenzione sulle modalità attraverso cui tali somme vengono allocate agli enti locali italiani. Mentre alcuni vedono questa assegnazione come una opportunità necessaria per rilanciare un comune in difficoltà economica dopo anni complicati dalla crisi sanitaria ed economica globale causate dalla pandemia COVID-19, altri temono possa rappresentare un esempio negativo rispetto all’equità nell’accesso ai finanziamenti pubblici.
La questione continua ad essere oggetto d’indagine politica mentre cresce la curiosità su quali altre misure potrebbero essere adottate nel futuro prossimo dai legislatori italiani riguardo alla distribuzione delle risorse statali nei vari territori.
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