Avellino: tredici indagati per frode fiscale legata al bonus facciate, un arresto domiciliare annullato

La Guardia di Finanza di Avellino ha arrestato tredici persone accusate di frodi fiscali legate a crediti d’imposta fittizi per il bonus facciate, con indagini in corso su reati finanziari.
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Il 19 marzo 2025, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di tredici persone. Questi individui sono accusati di far parte di un’associazione a delinquere che si occupava della creazione e commercializzazione di crediti d’imposta fittizi legati al bonus facciate. Le indagini hanno portato alla luce anche reati come indebite compensazioni d’imposta e riciclaggio.

L’operazione della Guardia di Finanza

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza è stata avviata su disposizione della Procura della Repubblica e ha visto l’esecuzione dell’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale locale. I militari hanno fatto irruzione in diverse sedi operative dei presunti membri dell’associazione, raccogliendo prove documentali e testimonianze che avrebbero confermato la loro attività illecita.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i soggetti coinvolti avrebbero creato documentazione falsa per ottenere crediti d’imposta non dovuti, sfruttando le agevolazioni fiscali previste dal governo italiano per incentivare la ristrutturazione degli edifici attraverso il bonus facciate. Questo meccanismo avrebbe permesso loro non solo di truffare lo Stato ma anche a generare profitti ingenti attraverso la vendita dei crediti ad altre aziende o privati.

Le accuse formulate nei confronti degli indagati comprendono anche l’utilizzo delle somme ottenute illegalmente tramite operazioni finanziarie destinate a mascherarne l’origine illecita. La complessità dell’inchiesta ha richiesto un intervento coordinato tra diversi reparti delle forze dell’ordine e una stretta collaborazione con gli uffici fiscali competenti.

La decisione del Tribunale del Riesame

Nella giornata odierna, il Tribunale del Riesame di Napoli ha preso una decisione significativa riguardo uno degli arresti effettuati durante l’operazione. In particolare, è stata accolta l’istanza presentata dall’avvocato difensore Massimiliano Sperduto, attualmente agli arresti domiciliari in seguito all’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale avellinese.

Il collegio giudicante ha disposto l’annullamento della misura custodiale domiciliare nei suoi confronti, ordinando così la sua immediata liberazione in attesa delle motivazioni ufficiali che verranno depositate successivamente. Questa decisione segna un momento importante nel corso delle indagini poiché potrebbe influenzare le posizioni degli altri soggetti coinvolti nel procedimento penale.

La difesa ha sostenuto che non vi erano elementi sufficientemente gravi da giustificare la detenzione domiciliare e ha messo in discussione le prove raccolte dagli investigatori. Il caso continua ad attirare attenzione mediatica sia per la gravità delle accuse sia per le implicazioni più ampie riguardanti possibili frodi fiscali nel settore edile italiano.

Questa vicenda rappresenta solo uno dei tanti episodi recenti legati a frodi fiscali nell’ambito dei bonus statali introdotti negli ultimi anni con lo scopo di stimolare l’economia nazionale attraverso investimenti nella riqualificazione edilizia.