Astronomi cinesi osservano le stelle di giorno a Dome Argus, il punto più alto dell’Antartide

Astronomi cinesi hanno osservato stelle durante il giorno a Dome Argus, in Antartide, utilizzando un telescopio compatto, aprendo nuove prospettive per la ricerca astronomica nel vicino infrarosso.
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Nell’estate australe del 2023-2024, un team di astronomi cinesi ha realizzato un’importante scoperta: sono riusciti a osservare le stelle durante il giorno. Questo avvenimento si è svolto in una delle località più isolate e promettenti per l’astronomia sulla Terra, conosciuta come Dome Argus o Dome A. Situato nel Plateau Antartico, questo luogo offre condizioni ideali per l’osservazione astronomica grazie alla sua altitudine e al clima estremo.

Le caratteristiche uniche di Dome Argus

Dome Argus si trova a oltre 4.000 metri sopra il livello del mare ed è considerato il punto più elevato della calotta glaciale antartica. La sua posizione remota lo rende uno dei luoghi più freddi e secchi del pianeta, con temperature che possono scendere fino a -82,5 °C. Queste condizioni estreme sono favorevoli per l’osservazione astronomica poiché riducono la presenza di umidità nell’atmosfera e minimizzano l’inquinamento luminoso.

Fino ad ora, nessuno aveva mai misurato quanto fosse “buio” il cielo durante le ore diurne in estate quando il Sole non tramonta mai. Questa ricerca ha aperto nuove prospettive per gli studi astronomici nel vicino infrarosso , dove la luce solare è meno diffusa rispetto allo spettro visibile.

Un telescopio compatto per grandi risultati

Il progetto è stato condotto dal Shanghai Astronomical Observatory in collaborazione con altri istituti scientifici cinesi. Gli scienziati hanno utilizzato un telescopio compatto da 150 mm installato su una piattaforma alta tre metri sopra la superficie ghiacciata. Questo strumento era dotato di una fotocamera NIR sensibile alla luce tra i 400 e i 1800 nm e includeva un filtro progettato specificamente per isolare la banda J dell’infrarosso attorno ai 1250 nm.

L’apparecchiatura è stata trasportata a Dome Argus dalla quarantasettesima spedizione antartica cinese ed ha operato in condizioni atmosferiche ideali: cielo sereno e stabilità dell’aria senza precedenti che hanno permesso osservazioni dettagliate delle stelle brillanti anche con la luce solare diretta.

Osservazioni sotto il sole antartico

Le osservazioni si sono concentrate su stelle brillanti visibili nel vicino infrarosso; grazie all’utilizzo della tecnica dello “stacking” delle immagini – combinando brevi esposizioni – gli scienziati sono riusciti ad identificare stelle fino alla magnitudine J=10,06 anche quando il Sole era alto nell’orizzonte antartico.

Le misurazioni della luminosità del cielo al mezzogiorno indicano valori intorno ai 5,2 mag/arcsec² nella banda J; questi dati mostrano che anche se leggermente più luminoso rispetto ad altre località come Haleakalā alle Hawaii, Dome Argus offre opportunità straordinarie per l’astronomia durante tutto l’anno.

Nuove frontiere nell’astronomia

I risultati ottenuti aprono nuove possibilità nella ricerca astronomica continua: eventi luminosi transitori come supernove o esplosioni gamma possono essere monitorati costantemente da questo sito unico durante l’estate antartica grazie alla relativa oscurità del cielo nell’infrarosso. Inoltre, oltre all’80% dei detriti spaziali orbita sopra Dome A almeno una volta ogni ciclo orbitale rendendolo ideale anche per studi sulla sicurezza spaziale.

In futuro ci si aspetta che telescopi ancora più grandi vengano installati qui; strumenti da un metro potrebbero migliorare ulteriormente la sensibilità delle osservazioni permettendo analisi ancora più approfondite degli oggetti celesti presenti nel nostro sistema solare.

Un laboratorio naturale senza pari

Dome Argus rappresenta quindi uno dei luoghi migliori al mondo per condurre ricerche astrofisiche avanzate grazie alle sue caratteristiche eccezionali: assenza totale di inquinamento luminoso e stabilità atmosferica quasi perfetta fanno sì che sia possibile studiare continuamente gli oggetti celesti visibili nella volta australiana tutto l’anno senza interruzioni dovute all’alternanza tra giorno e notte tipiche degli altri luoghi terrestri.

La posizione geografica precisa consente agli scienziati di avere accesso continuo a fenomeni astrali rari mentre i dati raccolti contribuiranno non solo agli studi astronomici ma anche alla comprensione delle dinamiche ambientali estreme tipiche dell’Antartide stessa.