Assolto per vizio totale di mente, un uomo condannato a 10 anni in Rems per l'omicidio della madre a Milano nel 2025
MILANO, 26 febbraio 2025 – La Corte di Assise di Milano ha emesso una sentenza di assoluzione per Guido Pozzolini Gobbi Rancilio, accusato dell’omicidio della madre, Fiorenza, avvenuto nel dicembre del 2023. L’accusa sosteneva che il 36enne avesse colpito la madre con un manubrio da palestra all’interno della loro abitazione nel centro di Milano. Tuttavia, la Corte ha riconosciuto un vizio totale di mente, accogliendo le istanze sia della pubblica accusa, rappresentata dal pm Ilaria Perinu, sia della difesa.
La decisione della Corte si fonda su un’analisi approfondita delle condizioni mentali di Pozzolini Gobbi Rancilio al momento del crimine. Esperti hanno confermato che l’imputato non era in grado di comprendere la gravità delle sue azioni, portando a questa conclusione giuridica. Nonostante l’assoluzione dall’accusa di omicidio, il tribunale ha disposto una misura di sicurezza che prevede la detenzione in una Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) per un periodo di 10 anni. Questa struttura è destinata a individui che, per motivi di salute mentale, non possono essere sottoposti a una pena detentiva tradizionale.
Il caso ha suscitato un notevole interesse mediatico, non solo per la gravità del reato, ma anche per il contesto familiare dell’imputato. Fiorenza, madre di Pozzolini, era nota come ereditiera di una influente famiglia di immobiliaristi, il che ha ulteriormente amplificato l’attenzione sul caso. La sentenza ha innescato dibattiti riguardo alla responsabilità penale in relazione a disturbi mentali e sull’efficacia delle misure di sicurezza rispetto alle pene tradizionali.
La Corte ha enfatizzato l’importanza di garantire che le persone con problemi di salute mentale ricevano il trattamento adeguato, piuttosto che essere punite in modo convenzionale. Questo approccio mira a prevenire ulteriori tragedie e a promuovere la riabilitazione, piuttosto che la mera punizione.
In sintesi, la sentenza rappresenta un punto di riferimento significativo nel dibattito giuridico italiano riguardo alla salute mentale e alla giustizia. La decisione della Corte di Assise di Milano evidenzia la necessità di un sistema giuridico che consideri le complessità legate alla salute mentale, garantendo al contempo la sicurezza della società.
This post was last modified on 26 Febbraio 2025 14:36