Arturo Brachetti: il trasformista in scena al Donizetti per il Cesvi

Arturo Brachetti si esibirà il 28 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo con “Solo”, un evento che unisce arte e solidarietà, devolvendo parte del ricavato all’associazione Cesvi.
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Arturo Brachetti, celebre trasformista e illusionista, si esibirà il 28 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo con lo spettacolo “Solo”. L’evento non è solo un’opportunità per ammirare la sua arte, ma anche un’importante occasione di solidarietà: parte del ricavato sarà devoluto al Programma Case del Sorriso dell’associazione umanitaria Cesvi. In questa intervista, Brachetti condivide la sua visione sull’arte e l’importanza del teatro nella società contemporanea.

La rinascita del trasformismo

Arturo Brachetti ha riportato in vita l’arte del trasformismo a partire dagli anni ’80, dopo che questa forma artistica era stata quasi dimenticata. La sua passione è iniziata in modo casuale quando era un giovane timido. I suoi genitori lo hanno iscritto a un seminario dove ha incontrato un sacerdote appassionato di magia che gli ha fatto scoprire Leopoldo Fregoli. Da quel momento, Brachetti ha iniziato a travestirsi e a eseguire giochi di prestigio.

Inizialmente si è cimentato con tre personaggi; successivamente il numero è aumentato fino ad arrivare ai 65 attuali. Dopo aver ottenuto successo a Parigi come unico trasformista in velocità al mondo, la sua carriera ha preso slancio. Oggi possiede una vasta collezione di costumi che testimoniano la sua dedizione all’arte.

Brachetti racconta come sia uscito dal seminario con una vocazione diversa da quella religiosa inizialmente prevista. Un prete gli disse che ciò che conta è seguire le proprie passioni e fare sorridere le persone. Questa chiamata lo ha spinto ad esplorare nuove forme artistiche nel corso degli anni.

Preparazione fisica e mentale

La preparazione per uno spettacolo richiede impegno sia fisico che mentale da parte di Brachetti. Per mantenere alta la forma fisica segue una dieta rigorosa ed evita alcool e fumo; queste scelte non sono percepite come sacrifici ma piuttosto come investimenti nel suo lavoro artistico.

Ogni performance rappresenta per lui un’esperienza unica grazie alla varietà delle sue esibizioni, caratterizzate da sorprese continue ogni venti secondi. Questo approccio rende i suoi spettacoli coinvolgenti e divertenti per il pubblico.

Brachetti sottolinea l’importanza della preparazione meticolosa necessaria per realizzare uno show così complesso ed emozionante; ogni dettaglio viene curato affinché nulla venga lasciato al caso durante le sue rappresentazioni sul palcoscenico.

Il segreto del successo

Il successo dei suoi spettacoli risiede nella capacità di trasportare gli spettatori in mondi fantastici lontani dalla realtà quotidiana. “Solo”, in particolare, offre momenti consolatori capaci di alleviare tristezze personali attraverso risate condivise tra pubblico e artista.

L’artista osserva come i teatri abbiano storicamente offerto rifugio dalle difficoltà della vita quotidiana; oggi più che mai c’è bisogno di esperienze dal vivo autentiche rispetto ai contenuti digitalizzati o alle fake news diffuse online.

Brachetti fa riferimento alla storia recente dei musical italiani evidenziando quanto sia importante investire nella qualità delle produzioni teatrali affinché i giovani non perdano interesse verso questo tipo d’arte ritenendola noiosa o priva di magia.

Arte e solidarietà

Lo spettacolo “Solo” avrà anche una forte componente sociale poiché parte dei proventi andrà all’associazione Cesvi, fondata nel 1985 a Bergamo per aiutare chi vive situazioni difficili nel mondo intero attraverso progetti concreti volti alla promozione della dignità umana.

Brachetti crede fermamente nell’importanza dell’arte come strumento capace sensibilizzare su temi cruciali affrontati dalle associazioni umanitarie: “La voce degli artisti può avere grande impatto”, afferma convinto.

Concludendo l’intervista emerge chiaramente quanto Arturo Brachetti consideri fondamentale continuare a portare avanti la tradizione teatrale italiana mentre si cerca sempre nuovi modi creativi per intrattenere ed emozionare il pubblico contemporaneo.

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