Un importante caso di frode nel mondo del cinema ha portato all’arresto di Carl Erik Rinsch, regista noto per il film “47 Ronin”. Le autorità hanno accusato Rinsch di aver truffato Netflix di 11 milioni di dollari nel tentativo di finanziare una serie di fantascienza che non è mai stata realizzata. Le indagini hanno svelato una serie di manovre ingannevoli finalizzate ad uso personale dei soldi ricevuti.
I dettagli dell’accusa e il piano fraudolento
Rinsch è accusato di frode telematica e riciclaggio di denaro, in un piano descritto come di ampia portata per frodare il colosso dello streaming. Secondo quanto dichiarato dall’ufficio del procuratore, Netflix aveva inizialmente investito circa 44 milioni di dollari per una serie intitolata “White Horse”. In un secondo momento, il regista ha fatto richiesta di ulteriori 11 milioni per completare la produzione. Tuttavia, le promesse di Rinsch si sono rivelate false.
Al posto di destinare il denaro al progetto, il regista ha dirottato i fondi su un conto personale, utilizzandoli per investimenti che si sono rivelati disastrosi, riducendo la cifra a circa la metà in breve tempo. In un’udienza, il procuratore Matthew Podolsky ha sottolineato che Rinsch ha effettuato richieste di investimenti a Netflix presentando un progetto che in realtà non esisteva.
Investimenti avventati e spese personali
Dopo la prima parte del suo piano fallito, Rinsch ha spostato il resto dei fondi nel mercato delle criptovalute, generando guadagni. Tuttavia, ha usato gran parte di questi profitti per spese personali sfarzose. Le autorità hanno indicato che il regista ha speso circa 10 milioni di dollari, le cui voci di spesa includono 1,8 milioni in fatture di carte di credito, oltre a 1 milione di dollari per il pagamento di avvocati incaricati di citare in giudizio Netflix.
Le spese continuano con 3,8 milioni dedicati all’acquisto di mobili e oggetti d’antiquariato, così come 2,4 milioni spesi per l’acquisto di cinque auto di lusso, tra cui Rolls-Royce e una Ferrari. Infine, Rinsch ha anche investito 652.000 dollari in orologi e articoli di moda. Questi dettagli emergono dallo studio delle transazioni finanziarie effettuate dal regista e mettono in luce la gravità delle accuse.
Conseguenze legali e prossimi sviluppi
Carl Erik Rinsch, 47 anni, è stato arrestato a West Hollywood e ha affrontato una prima udienza in tribunale. Presentatosi con un abbigliamento casual e con catene agli arti, Rinsch non si è dichiarato colpevole ma ha risposto alle domande del giudice. Quando gli è stato chiesto se avesse letto il documento dell’accusa, ha accettato di precisare che non l’aveva fatto integralmente ma di averne compreso il contenuto fondamentale.
Il giudice federale Pedro V. Castillo ha concesso il rilascio dell’imputato, fissando una cauzione di 100.000 dollari, con l’obbligo di comparire in un processo futuro a New York, dove è avvenuta l’incriminazione. A seguito delle accuse di frode telematica, Rinsch affronta una possibile pena massima di 20 anni di carcere, con ulteriori capi d’accusa che possono comportare un massimo di 10 anni per ciascuno di essi.
Attualmente, non è stata fissata la data per il dibattimento a New York, e Netflix, diffusa la richiesta di commento da parte dei media, ha scelto di non fornire dichiarazioni ufficiali sulla questione.