Arrestati i presunti rapinatori del distributore Europam di Genova: colpo da 11mila euro

Due uomini, armati di pistola, rapinano un distributore a Genova e fuggono con oltre 11mila euro. Arrestati grazie alle indagini della Polizia e all’analisi delle telecamere di sorveglianza.
Arrestati i presunti rapinatori del distributore Europam di Genova: colpo da 11mila euro - Socialmedialife.it

Due uomini sono stati arrestati dalla Polizia di Stato dopo aver compiuto una rapina armata presso il distributore Europam in via Borzoli, a Genova. I due, armati di pistola, hanno sottratto oltre diecimila euro e sono fuggiti. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato all’identificazione dei sospetti grazie a un’attenta analisi delle immagini di sorveglianza e testimonianze.

La dinamica della rapina

La mattina del furto, i due uomini sono arrivati al distributore a bordo di uno scooter rubato. Uno dei rapinatori era armato con una pistola a tamburo e ha fatto irruzione nell’ufficio del distributore. Sotto la minaccia dell’arma, hanno costretto il dipendente a entrare in uno sgabuzzino per rivelare dove erano custoditi i soldi. Dopo aver ottenuto circa 11mila euro, i due si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

L’azione è stata pianificata nei minimi dettagli: uno dei rapinatori era un detenuto in regime di semilibertà che aveva approfittato della sua uscita dal carcere per recarsi al lavoro presso una ditta locale. Prima della rapina, aveva effettuato un sopralluogo nel distributore utilizzando un furgoncino aziendale.

Le indagini e l’identificazione degli autori

Le indagini avviate dalla Polizia si sono concentrate sull’analisi delle telecamere presenti nella zona e sull’ascolto della vittima e dei testimoni oculari presenti durante la rapina. Grazie alle immagini registrate è stato possibile ricostruire gli spostamenti dei due uomini prima e dopo il colpo.

Inoltre, gli agenti hanno rinvenuto lo scooter rubato utilizzato per la fuga insieme ad alcuni indumenti lasciati dai sospetti durante l’operazione criminale. Questi elementi hanno permesso agli investigatori di risalire rapidamente ai profili dei due presunti autori del reato: entrambi noti pregiudicati con precedenti penali nella zona.

L’arresto e le conseguenze legali

Una volta raccolti sufficienti elementi probatori contro i sospettati, la Polizia ha proceduto all’arresto coordinandosi con la Procura della Repubblica locale. È stata applicata una forma particolare di arresto “fuori flagranza”, prevista dal Codice Antimafia; questa norma consente l’arresto anche quando non si trova in atto il reato ma ci siano gravi indizi sulla commissione dello stesso da parte degli individui già sottoposti a misure preventive personali.

I due uomini sono stati trasferiti nel carcere di Marassi dove si è svolta l’udienza di convalida degli arresti da parte del Giudice per le Indagini Preliminari , che ha confermato le detenzioni in attesa dell’esito definitivo delle procedure legali. È importante sottolineare che rimane valida la presunzione d’innocenza fino alla sentenza definitiva sul caso.