Arrestati gli autori del tentato omicidio avvenuto a Bologna: dettagli dell'episodio - Socialmedialife.it
La Polizia di Bologna ha reso noto l’arresto di due uomini accusati di tentato omicidio a seguito di un episodio violento avvenuto lo scorso 9 giugno in via Audinot, nella zona di Saragozza. L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto dopo che un giovane è stato gravemente colpito da colpi di arma da fuoco durante un tentativo di rapina legato a traffico di droga. I dettagli dell’indagine e le circostanze attorno all’incidente stanno ora emergendo, rivelando una storia complessa di illegalità e violenza.
La serata del 9 giugno ha preso una piega drammatica quando un ragazzo di 21 anni, di origine nordafricana, è stato ferito dopo essere stato inseguito da due uomini. Gli aggressori hanno sparato colpi di pistola mentre la vittima cercava di scappare. Le indagini successive hanno rivelato che il giovane aveva tentato di vendere droga attraverso un appuntamento fissato su Telegram. In un momento cruciale, quando ha realizzato che i suoi clienti avevano intenzioni poco chiare, il 21enne ha tentato di fuggire, portando con sé la sostanza stupefacente.
La scena è stata in parte catturata da telecamere di sorveglianza, dove si sentono distintamente due spari seguiti dall’ordine di uno degli assalitori che intimava al giovane di fermarsi. La vittima, purtroppo, ha abbandonato sull’asfalto l’involucro contenente la droga durante la fuga e, dopo aver percorso alcuni metri, si è diretto verso Porta Sant’Isaia, dove è stata rinvenuta in condizioni critiche e subito soccorsa.
Grazie al lavoro attento degli investigatori della Squadra Mobile, gli uomini coinvolti sono stati identificati come un 29enne italiano residente a Modena e un 31enne di origine romena, attualmente domiciliato a Bentivoglio. La collaborazione della vittima con le autorità è stata scarsa, probabilmente per timore di rivelare dettagli legati alle sue attività illecite. Nonostante questa reticenza, la Polizia ha saputo ricostruire il quadro dell’accaduto attraverso prove concrete e analisi di dati elettronici.
Un elemento chiave è stata una fotografia “effimera” preparata su Telegram, inviata da uno degli aggressori per facilitare la riconoscibilità al momento dell’incontro per lo scambio di droga. Questo indizio, sebbene eliminato, è stato recuperato dagli inquirenti e ha rappresentato un punto cruciale per procedere con le accuse di tentato omicidio, tentata rapina e detenzione di arma da fuoco.
Al momento dell’arresto, gli agenti hanno perquisito l’abitazione del 29enne a Modena, rinvenendo circa 400 grammi di hashish. Tuttavia, la pistola utilizzata per ferire il giovane non è stata trovata durante le operazioni di ricerca. L’operazione, guidata dal Pubblico Ministero Luca Venturi e dal Giudice per le Indagini Preliminari Andrea Salvatore Romito, sottolinea l’impegno delle autorità nel combattere il crimine legato agli stupefacenti e la violenza che spesso ne deriva.
L’arresto dei due accusati rappresenta un passo importante nel processo di giustizia per la vittima e per la comunità di Bologna, afflitta da episodi di violenza legati al traffico di droga. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di chiarire ulteriormente le dinamiche di questo episodio inquietante e di prevenire future situazioni simili.