Arrestati due truffatori nel Biellese dopo tentativo di raggiro a un’anziana

Due uomini campani arrestati nel Biellese per tentata truffa a un’anziana, si spacciavano per carabinieri per estorcere oltre 10.000 euro con una storia inventata su un incidente stradale.
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Due uomini di origine campana sono stati arrestati dai carabinieri nel Biellese, dopo aver tentato di truffare un’anziana. La segnalazione è arrivata mercoledì mattina, quando diversi pensionati hanno contattato la centrale operativa dei carabinieri per denunciare una telefonata sospetta. I malviventi si spacciavano per membri delle forze dell’ordine e cercavano di estorcere denaro con una storia inventata riguardante un presunto incidente stradale.

Il modus operandi della truffa

I truffatori hanno utilizzato una tecnica ben nota: si sono presentati come carabinieri, affermando che il figlio della vittima avesse causato un grave incidente e che fosse necessario pagare immediatamente per evitare conseguenze legali. Questo tipo di raggiro mira a sfruttare la paura e l’ansia dei familiari, in particolare degli anziani, creando situazioni d’emergenza fittizie.

Fortunatamente, i pensionati coinvolti hanno riconosciuto il tentativo di frode e non solo hanno interrotto la comunicazione con i malfattori ma hanno anche avvertito le autorità competenti. Questo gesto ha permesso ai carabinieri di attivarsi rapidamente per prevenire ulteriori danni.

L’intervento delle forze dell’ordine

Dopo le segnalazioni ricevute, tutte le pattuglie sul territorio sono state allertate. Gli agenti in borghese si sono messi alla ricerca del veicolo sospetto associato ai due uomini. Grazie a questa coordinazione tra i vari reparti dei carabinieri, è stato possibile individuare l’autovettura in questione nella Valle Cervo.

I militari hanno seguito il veicolo fino a quando non si è fermato sotto l’abitazione della settantaquattrenne bersaglio della truffa. Proprio mentre uno dei due stava tentando di entrare nell’appartamento dell’anziana donna, gli agenti sono intervenuti bloccandoli sul posto.

La vittima e il valore del bottino

La settantaquattrenne era già stata convinta dai malfattori a preparare tutto ciò che aveva in casa: contante e gioielli per un valore complessivo superiore ai 10.000 euro erano stati messi in un sacchetto pronto da consegnare al presunto “carabiniere”. La donna credeva sinceramente che stesse aiutando suo figlio evitando così gravi problemi legali derivanti dall’incidente inventato.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente ed ha messo fine al piano criminoso dei due uomini già noti alle autorità per precedenti simili.

Conseguenze legali per i colpevoli

Per gli arrestati è scattata l’accusa di tentata estorsione aggravata dalla modalità fraudolenta utilizzata nel raggiro nei confronti dell’anziana signora. Le indagini proseguono al fine di accertare eventuale coinvolgimento in altre attività criminose nella zona o se ci siano altre vittime colpite dal loro modus operandi negli ultimi tempi.

Questo episodio mette nuovamente in evidenza l’importanza della vigilanza da parte delle persone più vulnerabili e sottolinea come sia fondamentale mantenere alta l’allerta contro le frodi telefoniche sempre più diffuse nelle comunità locali.