Il 4 aprile 2025 si apre la 38ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen , un’importante manifestazione cinematografica che celebra opere locali e internazionali. Quest’anno, il festival si concentra sul racconto delle minoranze linguistiche, politiche e sociali, offrendo una piattaforma per esplorare storie significative attraverso il grande schermo. La chiusura è prevista per il 13 aprile con la proiezione di “Marianengraben” di Eileen Byrne.
Il programma del festival
La manifestazione avrà inizio con la prima italiana di “Little Trouble Girls” della regista slovena Urška Djukić. Questo lungometraggio d’esordio ha già ottenuto riconoscimenti al Festival di Berlino, dove ha vinto il premio FIPRESCI nella sezione Perspectives. La trama segue Lucija, una sedicenne introversa che entra in un coro femminile e sviluppa un legame speciale con Ana-Marija durante un ritiro in monastero. Qui, l’interesse di Lucija per un restauratore mette alla prova la loro amicizia mentre lei esplora la propria identità.
Il film è stato girato tra Cividale del Friuli e Natisone ed è sostenuto da diverse case di produzione europee; sarà distribuito in Italia da Tucker Film. Urška Djukić, già vincitrice di un César per “Granny’s Sexual Life“, affronta temi complessi legati al passaggio all’età adulta.
A chiudere il festival ci penserà “Marianengraben“, una tragicommedia che racconta un road trip emotivo attraverso esperienze di lutto e rinascita personale. Coprodotto da Albolina insieme a Samsa Film e Film AG , questo film sarà distribuito in Italia da Trent Film dal 24 aprile.
Premi alla carriera: Alba Rohrwacher e Christian Petzold
Quest’edizione del BFFB prevede anche l’assegnazione dei Premi alla carriera ad Alba Rohrwacher e Christian Petzold. Durante i giorni della manifestazione verranno proiettati alcuni dei loro lavori più significativi: tre film interpretati dalla Rohrwacher includono “Hungry Hearts” diretto da Saverio Costanzo, “Le occasioni dell’amore” diretto da Stéphane Brizé e “Mi fanno male i capelli” diretto da Roberta Torre.
Per quanto riguarda Petzold, saranno presentati titoli come “La scelta di Barbara” , “La donna dello scrittore” ed infine “Il cielo brucia” . Questi omaggi sottolineano l’importanza delle loro carriere nel panorama cinematografico contemporaneo europeo.
Concorso BFFB38: focus su minoranze culturali
Il Concorso BFFB38 offre uno spazio dedicato alle opere prime con sei film selezionati tra tredici titoli competitori; questa sezione include varie prime italiane oltre a una prima mondiale rappresentata dal film “My Boyfriend El Fascista” di Matthias Lintner. Ambientato sulle Alpi italiane, narra le tensioni ideologiche tra Matthias – regista progressista – e Sadiel – attivista cubano disilluso dal comunismo.
Altri titoli degni di nota sono “April” della regista Dea Kulumbegashvili che porta lo spettatore in Georgia attraverso gli occhi dell’ostetrica Nina; “Viet and Nam“, nominato per la Queer Palm a Cannes, esplora relazioni amorose nel Vietnam contemporaneo; mentre “Hanami” racconta storie poetiche attraversando culture diverse come quella caporeana o giapponese.
Inoltre si segnala “Al Mosta’mera“, opera diretta da Mohamed Rashad che affronta tematiche legate al lavoro minorile nell’ambito operaio egiziano ad Alessandria; infine “Riefenstahl” analizza figure controverse come quella della cineasta tedesca Leni Riefenstahl durante il regime nazista.
Sezioni speciali: RealeNonReale ed eventi musicali
Nella sezione RealeNonReale saranno presentati documentari significativi come “Personale“, dove Carmen Trocker segue le vite dei lavoratori migranti nelle Dolomiti italiane, evidenziando le loro sfide quotidiane invisibili agli occhi esterni. Un altro titolo importante è “Unsere Zeit wird kommen“, che racconta le difficoltà burocratiche affrontate dalla coppia Siaka-Victoria, divisa tra culture diverse ma unite nella ricerca comune del futuro insieme nonostante le avversità sociali presenti in Austria oggi sempre più autoritaria.
In aggiunta agli eventi cinematografici ci sarà anche spazio per performance musicali innovative come Spazio Forma Tempo, dove arte visiva ed elettronica si fonderanno creando nuove esperienze sensoriali grazie ai contributi degli artisti emergenti locali accompagnati dalle sonorità elettroniche curate dal Conservatorio Claudio Monteverdi.
Focus sul cinema taiwanese contemporaneo
Quest’anno particolare attenzione viene riservata al nuovo cinema taiwanese con sette opere selezionate capaci di riflettere sulla complessità socio-culturale dell’isola asiatica moderna. Tra queste spiccano titoli emblematicamente rappresentativi quali “Goodbye Dragon Inn“, dove Tsai Ming-Liang utilizza elementi narrativi classici per esprimere sentimenti profondamente radicati nella cultura locale.
“Days” approfondisce invece relazioni interpersonali fra Taiwan e Sud-est asiatico, mentre altre pellicole mettono sotto i riflettori questionamenti riguardanti identità indigena o realtà migratoria . Attraverso questi lavori emerge chiaramente quanto sia vitale mantenere viva memoria storica culturale affinché possa continuare ad evolversene nel tempo senza perdere mai contatto col proprio passato.
Questa nuova edizione promette quindi momenti intensivi sia sul piano artistico sia sociale, rendendo evidente l’importanza fondamentale svolta dai festival cinematografici nel promuovere dialoghi interculturali essenziali oggi più che mai.