Von der Leyen-Vance primo vertice tra due leader lontani. La promessa sul gas - Socialmedialife.it
Il 12 febbraio 2025, a Parigi, si è svolto un incontro significativo tra il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Questo evento segna il primo contatto diretto tra le due nuove amministrazioni, dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. La scelta della capitale francese, nota per il suo approccio meno atlantista, ha reso l’incontro ancora più simbolico. Durante la riunione, Vance e von der Leyen hanno avuto l’opportunità di discutere questioni cruciali che riguardano la sicurezza, la stabilità e le sfide tecnologiche che entrambe le parti devono affrontare. Questo incontro è avvenuto in un contesto di tensioni geopolitiche, con l’Europa che si trova a dover gestire le conseguenze delle politiche aggressive di Trump.
Il dialogo tra Vance e von der Leyen ha messo in luce le differenze fondamentali tra le due amministrazioni. Da un lato, Vance ha rappresentato un’America che si muove verso una maggiore protezione dei propri interessi, mentre dall’altro, von der Leyen ha cercato di mantenere un approccio più cooperativo e aperto. La presidente della Commissione ha utilizzato la piattaforma X, di proprietà di Elon Musk, per comunicare le sue intenzioni e il suo desiderio di collaborare con l’amministrazione americana, nonostante il mancato invito a Mar-a-Lago avvenuto a gennaio. Von der Leyen ha sottolineato l’importanza di affrontare insieme le sfide comuni, in particolare quelle legate alla sovracapacità produttiva della Cina, che preoccupa sia Bruxelles che Washington.
Sebbene l’incontro sia stato accolto con ottimismo, le differenze culturali e politiche tra i due leader hanno reso il dialogo complesso. Vance, rappresentante del “sogno americano“, ha dovuto confrontarsi con la visione europea di von der Leyen, che si trova a gestire le aspettative di un continente in cerca di unità. La presidente ha dovuto affrontare le critiche interne, in particolare da parte degli agricoltori e degli allevatori, che si sentono trascurati dalle politiche europee. La necessità di trovare un terreno comune è stata evidente, ma non senza difficoltà. Vance ha criticato l’Europa per la sua tendenza a regolamentare eccessivamente, mentre l’America si muove in direzione opposta.
Nonostante le sfide, l’incontro ha aperto la strada a nuove opportunità, in particolare nel settore energetico. Von der Leyen ha colto l’occasione per discutere la possibilità di un aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti. Questo potrebbe rappresentare un passo importante per l’Europa, che cerca di diversificare le proprie fonti energetiche e ridurre la dipendenza da fornitori tradizionali. La presidente ha anche sottolineato l’importanza di continuare a collaborare con l’amministrazione Trump, esprimendo un desiderio di dialogo costruttivo. La Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in programma prossimamente, potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti in questa direzione.
L’incontro di ieri a Parigi ha quindi rappresentato un momento cruciale per le relazioni transatlantiche, evidenziando sia le sfide che le opportunità che si presentano in un contesto geopolitico in continua evoluzione.