Sam Altman: critiche e controversie sulla sua posizione attuale nella storia

OpenAI lancia o3-mini, un modello di intelligenza artificiale per il ragionamento, accessibile a utenti Pro e Free, in risposta alla crescente competitività di DeepSeek.
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OpenAI ha recentemente annunciato il lancio di o3-mini, un modello di intelligenza artificiale dedicato al ragionamento, disponibile sia su ChatGPT che tramite API. Questa novità è stata comunicata ufficialmente su Twitter il 31 gennaio 2025, evidenziando come gli utenti Pro possano accedere illimitatamente a o3-mini, mentre gli abbonati ai piani Plus e Team beneficiano di un incremento del limite di utilizzo, che passa da 50 a 150 messaggi al giorno. Gli utenti Free, invece, possono provare il nuovo modello selezionando il pulsante Reason nella barra di composizione dei messaggi.

La reazione di OpenAI al recente successo di DeepSeek è stata rapida e strategica. La settimana scorsa, infatti, è stato rilasciato o3-mini, un modello innovativo che si distingue per la sua capacità di ragionamento. Gli utenti Free possono testare questa funzionalità, mentre gli abbonati Pro godono di un accesso illimitato. Questo approccio “free” rappresenta una risposta diretta alla crescente competitività nel settore dell’intelligenza artificiale, dove DeepSeek ha rapidamente guadagnato attenzione e notorietà.

Nonostante le speculazioni riguardo all’addestramento di DeepSeek e il possibile utilizzo di ChatGPT, il mercato ha già mostrato interesse verso il modello cinese, con aziende come Perplexity, Microsoft e AWS pronte ad adottarlo. Le motivazioni sono chiare: DeepSeek offre costi di addestramento e inferenza significativamente inferiori rispetto ai concorrenti. Anche se alcune delle affermazioni riguardo ai costi potrebbero non essere completamente accurate, il modello cinese rimane un esempio lampante delle potenzialità dell’AI open source.

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha risposto a queste sfide con una strategia volta a garantire l’accessibilità delle sue tecnologie. Come dichiarato da OpenAI, “Per la prima volta stiamo portando la capacità di ragionamento ai nostri utenti gratuiti, un passo importante verso l’ampliamento dell’accessibilità all’intelligenza artificiale avanzata”.

Le differenze tra o3-mini e deepseek

Una delle principali differenze tra o3-mini e DeepSeek risiede nella sua natura di modello di ragionamento. A differenza di altri modelli LLM, o3-mini impiega più tempo per fornire risposte, poiché verifica le informazioni per garantire una maggiore accuratezza. Questo modello è progettato per essere più intelligente e reattivo, riuscendo a rispondere in tempi inferiori del 24% rispetto a o1-mini, mantenendo prestazioni elevate nel campo STEM. Le sue capacità di calcolo matematico e di programmazione sono notevolmente migliorate, con una riduzione del 39% degli errori significativi nelle risposte a domande complesse. Questo lo rende uno strumento prezioso per ricercatori e professionisti delle scienze dure.

In sostanza, o3-mini si presenta come un modello avanzato e specializzato, in grado di comprendere e gestire concetti complessi in matematica e scienze, a differenza di o1-mini, che ha limitazioni in termini di precisione e velocità.

Un cambiamento di strategia in openai

Il successo di DeepSeek ha spinto Sam Altman a riflettere profondamente sulla direzione futura di OpenAI. Durante un AMA su Reddit, il CEO ha riconosciuto che l’azienda si è trovata “dalla parte sbagliata della storia” per quanto riguarda la decisione di non rendere open source le proprie tecnologie. Fino ad ora, OpenAI ha seguito un modello closed source, mentre altre aziende come Meta e IBM hanno adottato approcci più aperti.

Altman ha dichiarato: “Dobbiamo escogitare una strategia open source diversa; non tutti in OpenAI condividono questo punto di vista, e non è nemmeno la nostra massima priorità attuale”. Questa ammissione segna un possibile cambiamento di rotta per OpenAI, ma le conseguenze di questa riflessione rimangono da definire.

La situazione attuale del settore dell’intelligenza artificiale è in continua evoluzione, e la competizione tra i vari attori, tra cui OpenAI e DeepSeek, promette di influenzare significativamente il futuro dell’AI.

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