OpenAI si appresta a completare il design del primo chip per l’IA, riducendo la dipendenza da Nvidia.

OpenAI progetta il primo chip dedicato all’Intelligenza Artificiale per ridurre la dipendenza da Nvidia e avviare la produzione su larga scala entro la fine del 2026.
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OpenAI si trova attualmente in una fase avanzata della progettazione del suo primo chip dedicato all’Intelligenza Artificiale. Questo progetto mira a ridurre la dipendenza dall’hardware fornito da Nvidia, un leader di mercato nel settore. Secondo quanto riportato da fonti di Reuters, l’azienda prevede di inviare il design del chip alla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) per la produzione nei prossimi mesi.

Il processo di progettazione e produzione

Il chip, che rappresenta un passo significativo per OpenAI, è attualmente in fase di “taping out“, un termine che indica l’invio del design a una fonderia per la produzione. Questo è un momento cruciale, poiché eventuali errori nel design potrebbero compromettere l’intero processo produttivo. Se dovessero sorgere problemi, OpenAI sarà costretta a correggerli e a ripetere il processo, un’operazione che potrebbe comportare costi molto elevati, potenzialmente superiori a decine di milioni di dollari.

L’azienda ha fissato l’obiettivo di avviare la produzione su larga scala entro la fine del 2026. Se il chip si dimostrerà efficace, OpenAI prevede di testarlo già nel corso di quest’anno come valida alternativa ai processori Nvidia, che attualmente detengono una quota di mercato dell’80%. Questo rappresenterebbe non solo un passo avanti per OpenAI, ma anche un’importante sfida per Nvidia, che ha visto crescere rapidamente il proprio fatturato e la capitalizzazione di mercato grazie alla sua posizione dominante.

Espansione del team di progettazione

Il team di lavoro di OpenAI, guidato da Richard Ho, ex ingegnere di Google e ora responsabile del programma di chip custom, ha visto un notevole incremento, passando a 40 ingegneri grazie al supporto di Broadcom. Questa espansione è fondamentale per affinare le competenze necessarie per la progettazione e lo sviluppo del chip.

OpenAI non è l’unica azienda a cercare alternative per ridurre i costi e la dipendenza da Nvidia. Anche Microsoft e Meta stanno investendo ingenti somme per sviluppare le proprie soluzioni hardware. Microsoft ha annunciato un piano di investimenti da 80 miliardi di dollari per l’infrastruttura dedicata all’IA entro il 2025, mentre Meta prevede di spendere 60 miliardi di dollari solo nel prossimo anno. Questi investimenti evidenziano la crescente competizione nel settore dell’Intelligenza Artificiale e l’importanza di sviluppare soluzioni indipendenti per garantire un futuro sostenibile e innovativo.

La progettazione di questo chip rappresenta un passo cruciale per OpenAI, non solo per la sua autonomia tecnologica ma anche per la sua posizione strategica nel panorama dell’Intelligenza Artificiale, sempre più competitivo e in evoluzione.

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