Mentre Macron fa il galletto sull’Ia Urso chiede la testa del suo ad in Stm - Socialmedialife.it
Nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2025, la cantante Elodie ha scatenato una vivace polemica politica che ha catturato l’attenzione dei media e del pubblico. Durante la conferenza stampa pre-evento, tenutasi nella sala stampa Lucio Dalla, la cantante ha risposto in modo deciso a una domanda posta dall’inviato di Striscia la notizia, Enrico Lucci, riguardo a un possibile voto per Giorgia Meloni. La risposta di Elodie, «Mai. Nemmeno se mi tagliassero una mano», ha suscitato un applauso da parte dei giornalisti presenti, un gesto che ha sollevato interrogativi sulla professionalità e sull’imparzialità del contesto.
Il video dell’incidente è stato successivamente trasmesso durante la puntata di martedì del tg satirico di Canale 5, mentre il servizio completo è atteso per l’edizione di mercoledì. La reazione della stampa è stata immediata e controversa, con l’associazione delle Giornaliste italiane che ha espresso il proprio disappunto per l’accaduto. In una nota, l’associazione ha sottolineato come gli applausi in una conferenza stampa non siano appropriati, suggerendo che i colleghi presenti avessero confuso l’evento con un comizio politico, piuttosto che mantenere il rigore richiesto in un contesto giornalistico.
Le polemiche politiche sembrano dominare l’attenzione al Festival, oscurando le performance musicali. Anche i conduttori del Festival, Carlo Conti e Gerry Scotti, si sono trovati a dover gestire una situazione simile. Durante la loro conferenza stampa, un giornalista ha posto una domanda relativa alla loro posizione politica, chiedendo se si considerassero antifascisti. Sebbene entrambi abbiano confermato la loro posizione, hanno anche ammonito il cronista, definendo la domanda «anacronistica» e invitandolo a mantenere il focus sull’evento musicale.
Questa edizione del Festival di Sanremo si preannuncia quindi come un palcoscenico non solo per la musica, ma anche per accesi dibattiti politici, evidenziando come la cultura popolare e la politica continuino a intrecciarsi in modi inaspettati. La reazione del pubblico e dei media nei prossimi giorni sarà cruciale per comprendere l’impatto di queste dichiarazioni e il loro effetto sull’immagine degli artisti coinvolti.