Quanto vale l’intelligenza artificiale: oltre mille miliardi di ricavi nel 2028. Entro fine anno il primo farmaco progettato con l’AI - Socialmedialife.it
Nel 2025, gli investimenti pubblici e privati nel settore dell’intelligenza artificiale stanno raggiungendo livelli senza precedenti, promettendo di trasformare radicalmente vari ambiti, dalla medicina al lavoro.
A pochi giorni dall’inizio del suo mandato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato il progetto Stargate, in collaborazione con OpenAI, SoftBank e Oracle. Questo ambizioso piano prevede un investimento di 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, mirato a sviluppare un’infrastruttura avanzata per l’intelligenza artificiale. In risposta, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un piano di 109 miliardi di euro per promuovere l’AI in Francia durante il Summit sull’AI tenutosi a Parigi. Non da meno, Ursula von der Leyen ha presentato un’iniziativa da 200 miliardi di euro, attraverso un partenariato pubblico-privato, per sostenere l’AI in Europa. Nel frattempo, Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX, ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI, la società co-fondata da Sam Altman, nota per il suo modello ChatGPT.
Secondo il Global Technology Report 2024 di Bain & Company, il mercato globale dell’intelligenza artificiale potrebbe raggiungere un valore compreso tra 780 e 990 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso di crescita annuale stimato tra il 40% e il 55%. Un altro studio di Sopra Steria, un gruppo multinazionale di consulenza, prevede che entro il 2028 i ricavi dell’AI potrebbero salire a 1.270 miliardi di dollari, con oltre 100 miliardi provenienti dall’AI generativa, rappresentando il 10% dell’intero mercato IT e un incremento del 19% annuo nei prossimi cinque anni. Sebbene non sia possibile prevedere con certezza i numeri esatti, gli investimenti miliardari annunciati e le valutazioni elevate delle aziende del settore indicano un cambiamento epocale, con impatti significativi in vari settori, in particolare nella salute.
Le innovazioni nel campo della medicina sono già evidenti. Algoritmi avanzati, addestrati su milioni di immagini, sono in grado di identificare melanomi in pochi secondi. Alpha Fold 3, un sistema di intelligenza artificiale, ha predetto con successo la struttura di circa 200 milioni di proteine note, rendendo il suo modello accessibile gratuitamente a 2,5 milioni di scienziati in tutto il mondo. Durante il World Economic Forum di Davos, il premio Nobel per la chimica Demis Hassabis ha dichiarato che entro la fine dell’anno sarà disponibile il primo farmaco progettato da un algoritmo. Inoltre, il CEO di Uber, Dara Khosrowshahi, prevede un futuro in cui le auto a guida autonoma saranno condivise, mentre i robot si occuperanno delle consegne a domicilio, modificando radicalmente il panorama del lavoro.
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale si estendono anche a modelli climatici, in grado di prevedere alluvioni con una settimana di anticipo, e alla sintesi di nuovi materiali, come i cristalli per le batterie dei pannelli solari. L’AI non solo rivoluzionerà la medicina, rendendola sempre più personalizzata, ma cambierà anche il modo in cui produciamo e lavoriamo, diventando un assistente virtuale che migliorerà la nostra produttività quotidiana. Controllare l’intelligenza artificiale significa dominare l’economia globale, e per questo motivo Stati Uniti e Cina stanno investendo massicciamente nelle infrastrutture necessarie per supportarla. Anche l’Europa, come sottolineato da Mario Draghi nel Rapporto sulla competitività, è chiamata a intensificare gli investimenti in innovazione e AI.
La Cina, nonostante le restrizioni occidentali sull’export di chip avanzati, sta giocando le sue carte con la startup Deepseek, che ha rapidamente guadagnato popolarità negli Stati Uniti, superando ChatGPT. Negli Stati Uniti, la competizione si intensifica con investimenti miliardari: Amazon, fondata da Jeff Bezos nel 1994, prevede di investire oltre 100 miliardi di dollari nel 2025, principalmente per espandere l’infrastruttura di Amazon Web Services (AWS). Alphabet (Google) destinerà circa 75 miliardi di dollari per potenziare i suoi data center, mentre Microsoft, dopo aver investito 10 miliardi in OpenAI nel 2023, prevede di investire circa 80 miliardi per rafforzare la sua infrastruttura Azure. Anche Meta sta investendo tra i 60 e i 65 miliardi per sviluppare il suo modello Llama 4.
Infine, Apple ha acquisito oltre venti startup di AI dal 2017 al 2023 e continua a investire nel settore. OpenAI sta preparando un nuovo round di finanziamenti guidato da SoftBank, con l’obiettivo di raccogliere circa 40 miliardi di dollari, aumentando la sua valutazione a 300 miliardi. Altre aziende come Anthropic, Cohere e Mistral stanno anch’esse guadagnando terreno nel mercato dell’AI, insieme a colossi come Nvidia, che continuano a innovare e a produrre per il settore.