Aggiornamenti sullo stato di salute del Santo Padre: nessuna nuova crisi e conferma delle terapie

Emergono nuovi dettagli sulla salute del Santo Padre, ricoverato presso il Policlinico Gemelli. Durante la giornata di oggi, il Pontefice ha mantenuto un profilo stabile, senza segnalare episodi di insufficienza respiratoria. La routine medica prosegue con terapie distintive e la ripresa di alcune attività quotidiane, mentre il quadro clinico resta sottoposto a monitoraggio attento.

Sintomi sotto controllo e terapie programmate

Il Santo Padre ha continuato a ricevere ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno, un trattamento fondamentale per stabilizzare la sua funzione respiratoria. La ventilazione meccanica non invasiva, utilizzata durante la notte, è un ulteriore supporto che ha il compito di assicurare un riposo ottimale e una respirazione regolare. I medici che seguono il Pontefice hanno confermato che non ci sono stati cambiamenti significativi nella sua condizione, mantenendo la prognosi riservata proprio a causa della complessità del quadro clinico.

Nel frattempo, sono aumentate le sedute di fisioterapia respiratoria, a dimostrazione di un’approccio multidisciplinare nella gestione della salute del Papa. Anche la fisioterapia motoria attiva è stata parte centrale del programma di recupero, mirata a mantenere una certa mobilità e vitalità. La giornata trascorsa in poltrona ha permesso al Santo Padre di riposare, alternando momenti di recupero a momenti di intenso lavoro.

Attività spirituali e contatti con la comunità

All’inizio della giornata, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri, un evento particolarmente significativo nel calendario liturgico, che segna l’inizio della Quaresima. Durante la celebrazione, ha ricevuto l’Eucarestia, segno della sua continua connessione spirituale, nonostante le difficoltà fisiche.

Non meno importante è stato il contatto telefonico avvenuto con P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Questo gesto sottolinea il desiderio del Santo Padre di rimanere in contatto con le comunità in difficoltà, dimostrando che, nonostante le limitazioni imposte dalla sua condizione, il suo impegno per la Chiesa e per i fedeli resta fermo.

Riapertura delle attività quotidiane

Oltre agli aspetti medici, il Santo Padre ha trovato anche il tempo di dedicarsi ad alcune attività lavorative. Questo riflette la sua dedizione e volontà di continuare a svolgere il suo ruolo di guida spirituale e morale, in un momento in cui la sua presenza è tanto richiesta quanto necessaria. La sua capacità di dividersi tra riposo e impegni evidenzia un forte spirito di resilienza, nonostante le difficoltà.

Il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, emesso nella serata di mercoledì 5 marzo, ha confermato il proseguimento di questa routine, ponendo l’accento sulla continua necessità di monitoraggio e di attenzione nei riguardi della salute del Pontefice, ricoverato dal 14 febbraio. Ogni aggiornamento sul suo stato suscita grande interesse, mentre in tutto il mondo si elevano preghiere per la sua piena ripresa.

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