Papa Francesco continua il suo recupero dopo la dimissione dall’ospedale Gemelli, dove è stato trattato per una polmonite bilaterale. Sono passate quasi due settimane dalla sua uscita e le sue condizioni rimangono sotto osservazione. Il Vaticano ha comunicato che ci sono segnali di miglioramento, ma resta incerta la sua partecipazione all’Angelus di domenica prossima. Le fonti vaticane hanno confermato che anche la voce del pontefice sta mostrando segni positivi.
La vita quotidiana in Santa Marta
Attualmente, Papa Francesco risiede nel secondo piano della Casa Santa Marta, dove vive dal giorno della sua elezione. Qui celebra quotidianamente messe nella cappellina privata adiacente alla sua stanza. Nonostante le difficoltà legate alla salute, il pontefice non ha interrotto le sue pratiche religiose e continua a ricevere assistenza da un team dedicato composto da segretari personali e personale sanitario disponibile 24 ore su 24.
Durante il giorno, il papa si dedica a terapie farmacologiche e respiratorie necessarie per affrontare i problemi di ossigenazione che lo affliggono sia durante il giorno che la notte. Sebbene questi aspetti richiedano tempo e pazienza per essere gestiti correttamente, ci sono piccoli progressi nel suo stato generale di salute.
Oltre alle cure mediche, Bergoglio si occupa anche degli affari correnti della Chiesa cattolica. Riceve dossier dai vari dicasteri vaticani sui temi più urgenti da affrontare e li analizza attentamente prima di prendere decisioni importanti. Le comunicazioni ufficiali vengono poi trasmesse attraverso i suoi segretari o tramite annotazioni firmate personalmente dal papa.
Rinunce ai giubilei e celebrazioni future
Domenica prossima si svolgerà il Giubileo dei Malati al quale Papa Francesco non potrà partecipare fisicamente a causa delle sue attuali condizioni sanitarie. La celebrazione sarà affidata a monsignor Rino Fisichella che presiederà la messa leggendo l’omelia preparata dal pontefice stesso.
Questa situazione ha già portato alla rinuncia del papa ad altri eventi significativi come il Giubileo degli artisti e quello dei diaconi, aumentando così l’incertezza riguardo alle celebrazioni pasquali imminenti.
Il Vaticano deve ora affrontare una questione cruciale: chi guiderà i riti pasquali? È probabile che diversi cardinali saranno incaricati delle varie funzioni liturgiche poiché le condizioni fisiche del pontefice rendono difficile una sua presenza attiva in tali occasioni importanti per la comunità cattolica mondiale.
Un ulteriore dilemma riguarda la benedizione urbi et orbi prevista per Pasqua; questa cerimonia è tradizionalmente riservata al papa stesso ed è fondamentale trovare una soluzione adeguata affinché venga rispettata questa tradizione senza compromettere l’autorità papale.