Il programma “Affari Tuoi” di Rai Uno è tornato al centro dell’attenzione a causa delle accuse mosse da “Striscia la Notizia”. Le critiche riguardano presunti problemi di trasparenza e correttezza nel meccanismo del gioco, sollevando interrogativi sulla sua integrità. La questione non è nuova e affonda le radici in un passato ricco di controversie.
Una storia che si ripete
La discussione sulle irregolarità in “Affari Tuoi” non è una novità. Già dal 2004, l’Unione Nazionale Consumatori ha manifestato dubbi sulla trasparenza del programma. In quell’anno, il presidente Massimiliano Dona fu invitato a partecipare alla trasmissione per rappresentare i telespettatori. Con il passare degli anni, le preoccupazioni sono aumentate, culminando nella stagione 2008-2009 quando Dona scoprì anomalie nell’assegnazione dei pacchi. Questa scoperta portò alla presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica e fu documentata nel libro “Affari loro”, pubblicato da Minerva Edizioni nel 2010.
Le contestazioni riguardano principalmente la modalità con cui vengono gestiti i pacchi e le offerte fatte ai concorrenti durante il gioco. L’Unione Nazionale Consumatori ha messo in evidenza come queste problematiche possano influenzare l’esperienza dei partecipanti e compromettere la fiducia del pubblico nei confronti del format.
Le tre criticità fondamentali
Tre aspetti principali sono stati identificati come particolarmente problematici all’interno del meccanismo di “Affari Tuoi”.
Il primo riguarda la disparità tra il “Dottore” e i concorrenti. Prima dell’inizio della trasmissione, ai concorrenti viene richiesta una serie di informazioni personali che includono anche dettagli sulle loro necessità economiche. Queste informazioni possono essere utilizzate dal “Dottore” per formulare offerte strategiche mirate a creare uno squilibrio evidente tra le parti coinvolte.
Il secondo punto critico riguarda l’utilizzo dei numeri fortunati forniti dai concorrenti durante l’intervista pre-gioco. Questi numeri potrebbero essere sfruttati per prevedere quali pacchi saranno tenuti fino alla fine dai giocatori, potenzialmente consentendo agli autori dello show di abbinare premi più elevati a quei pacchi specifici per mantenere alta la tensione fino all’ultimo momento utile.
Infine, c’è una mancanza generale di trasparenza nella fase cruciale degli abbinamenti tra pacchi e premi. La stanza dove avviene questo processo è sempre stata off-limits anche quando Massimiliano Dona fu invitato dalla Rai come garante della regolarità del gioco stesso; questa situazione ha sollevato legittime domande su come vengano realmente effettuati gli abbinamenti.
I riscontri giudiziari ci danno ragione
Nonostante le critiche espresse dall’Unione Nazionale Consumatori siano state archiviate in passato dalla giustizia italiana, ciò non significa che i dubbi siano stati dissipati completamente. Nel dicembre 2010, un Giudice per le Indagini Preliminari ha archiviato una denuncia ma ha comunque sottolineato alcuni difetti evidenti nel gioco stesso; secondo lui sarebbe stato necessario adottare modalità diverse per garantire maggiore trasparenza negli abbinamenti tra premi e pacchi.
Recentemente si è aggiunta un’altra voce autorevole al dibattito: dopo una querela presentata dal notaio Luigi Pocaterra contro “Striscia la Notizia” riguardo al libro-inchiesta “Affari loro”, il Pubblico Ministero ha respinto la richiesta affermando che vi erano elementi sufficienti a ritenere che alcuni concorrenti più attenti potessero individuare con facilità i pacchi contenenti premi maggiori rendendo quindi il gioco scorretto sotto diversi aspetti.
Affari tuoi oggi
Attualmente Rai sostiene che tutte le irregolarità precedentemente segnalate siano state eliminate e che ora ci siano procedure più rigorose rispetto al passato; tuttavia l’Unione Nazionale Consumatori non partecipa più al programma ed è quindi impossibilitata a verificare questa versione ufficiale dei fatti.
L’organizzazione spera comunque nella garanzia della massima trasparenza sia per tutelare gli spettatori sia gli ignari concorrenti coinvolti nel gioco quotidiano; se emergesse infatti un sistema prestabilito nelle puntate potrebbe risultarne compromessa l’equilibrio competitivo fra i partecipanti stessi. Max Giusti, ex conduttore dello show, aveva rivelato recentemente che ogni puntata aveva un budget fissato intorno ai 33 mila euro; se questo fosse vero significherebbe che esistevano delle limitazioni nelle vincite programmate dagli autori dopo alcune puntate fortunate.