A Bologna arriva la mostra ‘Cessate il fuoco 2005-2025’: un viaggio nell’impegno per i diritti umani

A Palazzo d’Accursio, nel cuore di Bologna, si inaugura domani la mostra ‘Cessate il fuoco 2005-2025. Vent’anni di battaglie per i diritti umani’. L’esposizione, che si protrarrà fino al 23 marzo, è dedicata all’attività artistica e civile di Gianluca Costantini e nasce dal forte desiderio di sensibilizzare il pubblico sui temi dei diritti umani, con particolare attenzione alla causa palestinese e alle ingiustizie globali. La mostra, curata da Lorenzo Balbi, ospiterà opere che utilizzano l’arte come strumento di denuncia e resistenza.

Un messaggio di solidarietà e impegno: la vision di Gianluca Costantini

L’artista Gianluca Costantini, noto per il suo stile incisivo, è riuscito a trasformare il suo lavoro in un potente messaggio politico. “Questa mostra è un abbraccio al popolo palestinese”, ha dichiarato Costantini, sottolineando l’importanza di dare voce a chi sta combattendo contro le ingiustizie. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha fortemente voluto l’allestimento di questa esposizione, dopo aver visionato personalmente tutti i disegni e le opere in mostra. Ogni pezzo racconta una storia di lotta e resilienza, riflettendo sulle sfide affrontate da persone in situazioni di grande vulnerabilità.

Il focus dell’esposizione si concentra non solo sulla realtà palestinese ma anche su altri importanti temi globali. La mostra, situata in Manica Lunga e Sala Ercole del palazzo comunale, rappresenta l’impegno di Costantini nell’utilizzare l’arte come veicolo di messaggi sociali e politici. Ogni opera è una finestra aperta su realtà spesso ignorate, portando alla luce storie di lotta e speranza.

Le opere simbolo della mostra: volti e nomi di chi lotta

L’immagine emblematica della mostra è dedicata a Rahaf Ziad Abu Suweirh, una bambina palestinese tragicamente morta a seguito di un bombardamento. Il suo volto diventa simbolo della sofferenza causata dalla guerra e della lotta quotidiana dei civili. In Sala Ercole, il visitatore potrà immergersi nelle campagne più significative di Costantini, tra cui il ritratto di Patrick Zaki, studente egiziano detenuto ingiustamente, e i lavori dedicati ai giornalisti imprigionati in Eritrea, in collaborazione con Pen International.

La mostra non tralascia nemmeno le recenti contestazioni in Iran, evidenziando l’importanza della campagna “Donna, Vita, Libertà”, avviata in seguito alla morte di Mahsa Amini. Attraverso le sue illustrazioni, Costantini dà voce a queste battaglie e invita il pubblico a riflettere su temi di libertà e diritti. Altro punto saliente è la sezione dedicata ai giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, frutto di una collaborazione con il Committee to Protect Journalists di New York. Queste opere non solo testimoniano le ingiustizie avvenute, ma creano anche un legame tra arte e attivismo.

Graphic novel e arte come strumento di cambiamento

In mostra ci saranno anche tre graphic novel che evidenziano il talento di Costantini e la sua capacità di raccontare storie complesse. Il titolo ‘Zodiac’, realizzato insieme all’artista cinese Ai Weiwei e alla sceneggiatrice Elettra Stamboulis, porta il lettore a riflettere su tematiche universali e attuali. ‘Libia’, frutto della collaborazione con la giornalista Francesca Mannocchi, offre uno sguardo critico sulla situazione in Libia, mettendo in luce le testimonianze di chi vive quotidianamente il conflitto. Infine, la graphic novel dedicata a Julian Assange e WikiLeaks affronta la delicata questione della libertà d’informazione.

Rita Monticelli, consigliera comunale con delega ai Diritti e al dialogo interreligioso, ha invitato il pubblico a visitare la mostra con attenzione. Le parole di Monticelli evidenziano come l’arte possa andare oltre il semplice atto creativo, diventando una piattaforma per il cambiamento e una chiamata a prendere posizione contro le ingiustizie. L’esposizione non è solo un’opportunità per ammirare opere d’arte ma rappresenta anche un richiamo alla responsabilità civile.

Con l’apertura di ‘Cessate il fuoco 2005-2025’, Bologna si prepara a ospitare non solo una mostra, ma un momento di riflessione e impegno da parte di tutti.

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