Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato ieri a Roma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’incontro si è svolto presso Villa Doria Pamphilj, una scelta strategica per evitare possibili manifestazioni di protesta. Questo incontro era stato inizialmente programmato per il 17 aprile, ma era stato rinviato a causa della visita di Meloni a Washington.
Rapporti commerciali e militari al centro dell’incontro
Durante l’incontro, i leader hanno discusso principalmente dei rapporti commerciali tra Italia e Turchia, con particolare attenzione alla cooperazione nel settore militare. Erdogan ha sottolineato l’importanza delle relazioni bilaterali in un contesto globale in evoluzione. La presidente Meloni ha condiviso questa visione, evidenziando il contributo della Turchia alla stabilità dell’Europa e del Mediterraneo. Durante la conferenza stampa conclusiva, Erdogan ha dichiarato: «L’Italia continuerà a sostenere il nostro processo di adesione all’Ue», riflettendo un impegno reciproco verso una maggiore integrazione economica.
Nel corso dell’incontro sono stati firmati undici accordi bilaterali che mirano ad approfondire ulteriormente le relazioni economiche già esistenti. Secondo quanto riportato da Erdogan, l’Italia è uno dei principali partner commerciali della Turchia; oltre 1.500 aziende italiane hanno investito circa cinque miliardi di dollari nel paese negli ultimi ventidue anni. Le imprese turche stanno anche aumentando i loro investimenti in Italia in vari settori come difesa ed elettrodomestici.
Un obiettivo ambizioso emerso dall’incontro è quello di raggiungere quaranta miliardi di dollari negli scambi commerciali tra i due paesi nei prossimi anni.
Immigrazione irregolare: accordo sulla collaborazione
Un altro tema cruciale affrontato durante l’incontro riguarda la lotta contro l’immigrazione irregolare. Entrambi i leader hanno concordato sull’importanza di collaborare per contrastare le organizzazioni criminali che traffico esseri umani attraverso il Mediterraneo. Meloni ha espresso soddisfazione per gli sforzi compiuti fino ad ora e ha ribadito che non sarà tollerata alcuna forma di passaggio alle reti criminali.
Erdogan ha confermato che la collaborazione con l’Italia su questo fronte continuerà attivamente nei prossimi mesi; entrambi i paesi riconoscono la necessità urgente di affrontare questo problema complesso che coinvolge numerosi aspetti sociali ed economici.
La discussione sull’immigrazione si inserisce in un contesto più ampio dove sia Ankara sia Roma cercano soluzioni efficaci per gestire flussi migratori sempre più complessi nella regione mediterranea.
Tematiche politiche internazionali non trattate
Nonostante le questioni rilevanti discusse durante la conferenza stampa finale, alcuni argomenti sensibili sono stati evitati dai due leader. Non ci sono state domande da parte dei giornalisti riguardo alla situazione politica interna turca o all’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu avvenuto lo scorso marzo; un silenzio significativo considerando il peso politico dell’argomento nel contesto europeo.
Meloni non ha menzionato nemmeno brevemente questa questione delicata né prima né dopo l’incontro con Erdogan, suggerendo una strategia comunicativa volta a mantenere alta l’attenzione sui temi economici piuttosto che su quelli politici interni turchi o sulle violazioni dei diritti umani legate al governo attuale.
Collaborazione futura tra Italia e Turchia
Il vertice tra Erdogan e Meloni si è concluso con intenti chiari volti a incentivare ulteriormente gli investimenti italiani in Turchia attraverso meccanismi considerati irregolari secondo le normative europee ma attrattivi dal punto vista commerciale per molte aziende italiane come Ferrero o Leonardo.
Infine, sebbene il tema dell’adesione della Turchia all’Unione Europea sia emerso durante le discussioni senza opposizioni evidenti da parte italiana rispetto al passato recente—quando Meloni aveva criticato aspramente tale possibilità—la sua posizione sembra essere cambiata significativamente nel tempo rispetto ai suoi precedenti interventi pubbliche sul tema.
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