La situazione attorno al teatro Quirino di Roma si fa sempre più complessa. L’attuale gestore, Rosario Coppolino, ha deciso di esercitare il diritto di prelazione per acquistare la storica struttura, messa in vendita da Invimit all’inizio di febbraio. La contesa si svolge tra Coppolino e Geppy Gleijeses, ex direttore del teatro e attuale concorrente nell’acquisto. I dettagli emergenti da questa vicenda rivelano un quadro intrigante nel panorama culturale romano.
Il diritto di prelazione di Coppolino
Rosario Coppolino ha scelto di avvalersi del diritto di prelazione, una facoltà che consente a chi occupa un immobile – in questo caso un teatro – di acquistarlo prima che venga venduto a terzi. Questo diritto è stato esercitato entro i sessanta giorni previsti dalla legge dopo la comunicazione della vendita. Secondo quanto riportato dal Messaggero, il passo formale è stato compiuto e ora Coppolino intende procedere con l’acquisto dell’immobile.
Coppolino presenterà ufficialmente le sue intenzioni il 5 maggio prossimo durante la conferenza stampa dedicata alla nuova stagione teatrale. Con queste parole ha voluto sottolineare la sua volontà: «Noi ci siamo e ci saremo». Questa affermazione non lascia spazio a dubbi sulla sua determinazione nel mantenere viva la tradizione artistica del Quirino e continuare il lavoro intrapreso negli anni precedenti.
La competizione con Geppy Gleijeses
Dall’altra parte della contesa c’è Geppy Gleijeses, noto impresario napoletano che ha ricoperto ruoli significativi al Quirino dal 2009 al 2014. Durante quel periodo ha vinto una gara europea grazie a un progetto considerato innovativo per l’epoca. Ora Gleijeses punta nuovamente sul teatro che conosce bene e sul quale ha lasciato un’impronta significativa.
La moglie dell’ex direttore artistico, Roberta Lucca, sta giocando un ruolo cruciale nella trattativa; infatti ha già firmato il preliminare per l’acquisto dello stabile dove si trova il teatro intitolato a Vittorio Gassman. Questo elemento complica ulteriormente le cose per Coppolino poiché dovrà affrontare non solo una concorrenza agguerrita ma anche dover dimostrare solidità economica.
Le sfide economiche davanti a Coppolino
Per concretizzare la sua offerta d’acquisto, Rosario Coppolino deve versare una caparra pari al 10% del valore dell’immobile entro trenta giorni dalla decisione presa riguardo alla prelazione. Ciò significa che dovrà mettere insieme circa 465mila euro rapidamente se vuole avere chance concrete contro gli altri contendenti.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dall’assenza del supporto istituzionale: il Ministero dei Beni Culturali non sosterrà finanziariamente le ambizioni artistiche di Coppolino in questa fase delicata della trattativa immobiliare. Questa mancanza potrebbe influenzare pesantemente le possibilità dell’attuale gestore nel portare avanti i suoi piani senza aiuti esterni.
La battaglia tra questi due impresari mette in luce non solo gli interessi personali ma anche quelli culturali legati alla gestione dello storico teatro romano. Questa situazione rimane sotto osservazione mentre entrambi i contendenti preparano le loro mosse finali nella speranza di ottenere controllo su uno dei teatri più emblematici della capitale italiana.
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