Con la circolare n. 83 del 24 aprile 2025, l’Inps ha fornito indicazioni importanti riguardo alla riduzione della contribuzione previdenziale e assistenziale per i lavoratori autonomi che si iscrivono per la prima volta nel corso dell’anno 2025 alle gestioni speciali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. Questa misura, prevista dall’articolo 1, comma 186, della legge di Bilancio 2025, offre un incentivo significativo per chi avvia una nuova attività.
Dettagli sulla riduzione contributiva
La circolare dell’Inps specifica che la riduzione del 50% dei contributi previdenziali è applicabile ai lavoratori autonomi che si registrano nel corso del 2025. Questo beneficio è rivolto a coloro che percepiscono redditi d’impresa e possono includere anche chi opera in regime forfettario. È importante notare che questa agevolazione è alternativa ad altre misure già esistenti che prevedono riduzioni delle aliquote.
I destinatari principali di questa misura sono:
- Titolari di ditte individuali
- Soci di società
- Coaduvanti e coadiutori familiari
Per poter beneficiare della riduzione contributiva, gli interessati devono avviare l’attività nel corso del 2025 ed iscriversi per la prima volta a una delle gestioni speciali autonome nello stesso anno.
Caratteristiche dell’agevolazione
L’agevolazione ha una durata complessiva di trentasei mesi dalla data in cui viene avviata l’attività. La riduzione riguarda esclusivamente l’aliquota IVS , mentre restano dovuti integralmente il contributo di maternità e l’aliquota aggiuntiva prevista per i commercianti in caso di indennizzo per cessazione attività.
È fondamentale sottolineare che questo incentivo non può essere cumulato con altre forme agevolative già esistenti come il regime forfettario previdenziale o le agevolazioni destinate ai pensionati over sessantacinque anni.
Procedura per richiedere il beneficio
Per accedere all’agevolazione, gli interessati devono presentare richiesta tramite il “Portale delle Agevolazioni” . È necessario dichiarare sotto responsabilità personale il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
L’importo massimo previsto dall’incentivo è fissato a trecentomila euro nell’arco dei tre anni concessivi. L’Inps effettuerà controlli sulla veridicità delle informazioni fornite; qualora emergessero irregolarità nella richiesta o nella fruizione dell’incentivo, saranno previsti recupero dei contributi dovuti insieme alle relative sanzioni amministrative.
Queste nuove disposizioni rappresentano un’opportunità significativa per molti nuovi imprenditori italiani desiderosi di intraprendere un’attività autonoma con minori oneri iniziali legati alla contribuzione previdenziale.
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