Rolls-Royce punta a un microreattore nucleare sulla Luna con il supporto di università britanniche

Rolls-Royce lancia un progetto per sviluppare un microreattore nucleare da inviare sulla Luna entro il 2030, in collaborazione con università britanniche, per garantire energia continua alle missioni spaziali.
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Rolls-Royce, nota per la sua tradizione nel settore automobilistico, sta ampliando i suoi orizzonti verso l’esplorazione spaziale. L’azienda britannica ha avviato un progetto ambizioso per sviluppare un microreattore nucleare da inviare sulla Luna entro il 2030. Questo piano è sostenuto dall’Agenzia spaziale del Regno Unito e coinvolge collaborazioni con esperti delle università di Oxford e Bangor.

Il progetto del microreattore nucleare

L’iniziativa di Rolls-Royce si basa su una richiesta crescente di fonti energetiche affidabili per le missioni lunari future. Con il finanziamento ricevuto nell’ambito del National Space Innovation Program , l’azienda sta cercando partner strategici in Europa e negli Stati Uniti per portare avanti lo sviluppo del suo microreattore. Questo dispositivo è progettato per fornire fino a 10 megawatt di potenza, rendendolo più piccolo ma comunque potente rispetto ai reattori modulari tradizionali.

Il design del microreattore prevede una maggiore portabilità rispetto ai reattori convenzionali, permettendo così spostamenti più agevoli nello spazio. La tecnologia impiegata include combustibili innovativi che garantiscono sicurezza anche in condizioni estreme, come sbalzi termici significativi. Il primo modello concettuale è stato presentato nel 2023 durante la Conferenza spaziale del Regno Unito a Belfast ed è lungo solo tre metri.

Necessità energetiche sulla Luna

Uno dei principali motivi alla base dell’invio di un reattore nucleare sulla Luna riguarda le sfide ambientali legate all’illuminazione solare sul satellite terrestre. In particolare, alcune aree del polo sud lunare non ricevono luce solare da miliardi di anni, creando temperature estremamente basse che possono scendere fino a -200°C nei crateri in ombra. Queste condizioni rendono difficile mantenere operazioni umane prolungate senza una fonte energetica costante.

Un microreattore nucleare potrebbe risolvere questo problema fornendo energia continua alle missioni lunari e supportando eventuali insediamenti permanenti sull’astro celeste. Oltre alle applicazioni civili, si prevede che questa tecnologia possa essere utilizzata anche dalle forze armate in scenari remoti o difficili da raggiungere.

Collaborazioni accademiche e prospettive future

La collaborazione tra Rolls-Royce e le università britanniche rappresenta un passo significativo verso l’innovazione nel campo della fissione nucleare applicata allo spazio. Gli esperti delle Università di Oxford e Bangor stanno contribuendo alla progettazione dei sistemi necessari affinché il microreattore funzioni efficacemente nelle dure condizioni lunari.

Con molte altre aziende che esplorano opportunità simili nel settore dell’energia nucleare nello spazio, come X-Energy, c’è una crescente consapevolezza riguardo al potenziale della fissione oltre la Terra. Le prospettive sono promettenti: se queste tecnologie saranno sviluppate con successo, potrebbero aprire nuove strade per l’espansione dell’umanità nello spazio profondo.

In sintesi, mentre Rolls-Royce si prepara ad affrontare questa sfida tecnologica ambiziosa insieme ai suoi partner accademici ed industriali, il mondo osserva attentamente gli sviluppi futuri nella ricerca energetica extraterrestre.

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