I funerali di Papa Francesco, previsti per domani, si preannunciano come un evento di grande rilevanza internazionale. Con oltre 170 delegazioni annunciate e circa 130 confermate, la gestione del protocollo è una questione delicata. Tra i partecipanti ci saranno figure politiche e religiose provenienti da tutto il mondo, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la ministra della Cultura russa Olga Lyubimova. Questo incontro avviene in un contesto teso, a pochi giorni dall’ennesimo attacco russo su Kiev che ha causato numerosi morti e feriti.
La presenza dei leader mondiali
La disposizione delle delegazioni ai funerali è stata oggetto di attenta pianificazione da parte del Protocollo Vaticano. Le tensioni geopolitiche sono solo uno degli aspetti da considerare; anche le relazioni tra le varie chiese ortodosse influenzano le scelte logistiche. Il metropolita Antonij rappresenterà il patriarcato di Mosca, mentre ci saranno anche membri della Chiesa ortodossa ucraina autocefala e il patriarca ecumenico Bartolomeo I. Quest’ultimo ha avuto un ruolo cruciale nel concedere l’autocefalia alla chiesa ucraina nel 2018, provocando uno scisma con Mosca.
Nell’area riservata ai capi di Stato si troveranno figure importanti come Sergio Mattarella e Giorgia Meloni per l’Italia, insieme al presidente argentino Javier Milei. La posizione dei leader sarà determinata non solo dal loro rango ma anche dalla nazionalità; ad esempio, Donald Trump ed Emmanuel Macron si siederanno vicini nonostante le tensioni transatlantiche.
Gestione delle tensioni diplomatiche
Il protocollo dovrà affrontare altre sfide diplomatiche significative durante l’organizzazione dell’evento funebre. Ad esempio, la delegazione palestinese sarà presente ma separata da quella israeliana per evitare situazioni imbarazzanti o conflittuali sul piano visivo o simbolico. Allo stesso modo, i rappresentanti dell’Azerbaigian e dell’Armenia non saranno posizionati vicini a causa delle storiche rivalità legate al Nagorno-Karabakh.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America, Joe Biden parteciperà all’evento ma sarà collocato più indietro rispetto a Trump nella disposizione dei posti riservati ai presidenti in base all’ordine alfabetico francese utilizzato dal Vaticano.
Le regole del protocollo vaticano
Il Protocollo Vaticano stabilisce regole precise riguardo alla disposizione dei posti durante eventi ufficiali come i funerali papali. Le prime file sono generalmente riservate ai capi di Stato con priorità data alle delegazioni italiane ed argentine in onore del Santo Padre Bergoglio.
I ministri degli Esteri avranno una posizione più arretrata rispetto ai presidenti; nel caso specifico dell’Ucraina potrebbe essere presente Andrii Sybiha mentre Olga Lyubimova sarà collocata ulteriormente indietro essendo ministro della Cultura piuttosto che degli Esteri.
Inoltre c’è ancora incertezza riguardo alla partecipazione cinese: sebbene sia stato escluso un invito formale al presidente taiwanese per evitare conflitti diplomatici con Pechino, resta aperta la possibilità che venga inviata una delegazione dall’ambasciata cinese presso la Santa Sede.
Queste dinamiche evidenziano quanto sia complessa l’organizzazione degli eventi ufficiali quando entrano in gioco interessi geopolitici così diversificati ed opposti tra loro.
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