La Casa del Jazz di Roma celebra vent’anni di musica e legalità con eventi speciali

La Casa del Jazz di Roma celebra 20 anni come simbolo di legalità e rinascita culturale, con eventi musicali che uniscono artisti affermati e giovani talenti, a partire dal 25 aprile.
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La Casa del Jazz, un importante centro culturale romano dedicato al jazz, festeggia il suo ventesimo anniversario. Situata in un bene confiscato alla criminalità organizzata, la struttura ha saputo trasformarsi in un simbolo di legalità e rinascita culturale. I festeggiamenti inizieranno il 25 aprile con una maratona musicale che vedrà esibirsi pianisti di fama nazionale e giovani talenti.

Un compleanno speciale per la Casa del Jazz

Il 25 aprile segna l’inizio delle celebrazioni per i vent’anni della Casa del Jazz, situata a Villa Osio, nel cuore di Roma. Questo evento rappresenta non solo un traguardo significativo per la struttura ma anche una testimonianza della sua missione: promuovere il jazz italiano attraverso concerti ed eventi che coinvolgono artisti affermati e nuove generazioni. La maratona “Solo piano V Cdj 20” vedrà alternarsi sul palco quattro pianisti noti nel panorama musicale italiano. Tra questi figurano nomi storici come Enrico Pieranunzi e Rita Marcotulli, accanto a giovani emergenti come Vittorio Esposito ed Enrico Zanisi.

Luciano Linzi, direttore artistico della Casa del Jazz, ha dichiarato che l’obiettivo è sempre stato quello di raccontare la storia del jazz italiano attraverso le sue figure più rappresentative mentre si crea uno spazio per i nuovi talenti. Questo approccio mira a garantire continuità nella tradizione musicale italiana.

Inoltre, il programma dei festeggiamenti include altri eventi significativi come la reunion della formazione “Shades of Chet“, prevista per il 6 e 7 giugno. Questa occasione riunirà alcuni dei più grandi nomi del jazz italiano come Enrico Rava e Paolo Fresu in due concerti speciali che daranno avvio al festival estivo “Summertime“. Linzi sottolinea l’importanza di continuare a rappresentare la vitalità della musica jazz anche attraverso le sue contaminazioni.

Storia della Casa del Jazz: dalla confisca alla rinascita culturale

Villa Osio ha una storia complessa legata alla criminalità organizzata italiana; negli anni ’70 era proprietà di Enrico Nicoletti, noto cassiere della Banda della Magliana. Dopo essere stata confiscata dallo Stato nel 2001 grazie alla legge Pio La Torre, è stata assegnata al Comune di Roma con l’intento di restituirla alla collettività.

L’idea originale era quella di trasformarla in un centro dedicato al jazz grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata da Walter Veltroni. La Casa del Jazz è stata inaugurata ufficialmente il 21 aprile 2005 con lo scopo dichiarato di diventare un polo culturale per la musica jazz in Italia e simbolo concreto contro le mafie.

Franco La Torre, figlio dell’onorevole Pio La Torre assassinato dalla mafia nel 1982, ha evidenziato quanto sia importante questo progetto per Roma: «La Casa del Jazz è un grande regalo alla città», affermando che essa dimostra l’efficacia degli strumenti legislativi contro le mafie nella restituzione dei beni confiscati alle comunità locali.

All’ingresso si trova anche un memoriale dedicato alle vittime innocenti delle mafie; questo elemento sottolinea ulteriormente il legame tra cultura musicale e impegno sociale presente nella missione della struttura.

Un laboratorio creativo aperto al futuro

Negli ultimi vent’anni la Casa del Jazz ha messo in risalto non solo artisti italiani ma anche internazionali attraverso produzioni originali ed eventi musicali significativi. Dal suo affidamento dal 2018 alla Fondazione Musica per Roma, sono stati realizzati progetti innovativi volti a coinvolgere i giovani nell’apprendimento e nell’apprezzamento dello strumento musicale jazzistico.

Tra queste iniziative spicca la nascita della “Jazz Campus Orchestra“, diretta da Massimo Nunzi; questo progetto offre ai ragazzi dai sette ai quattordici anni opportunità formative specifiche sul genere musicale jazzy creando così una nuova generazione appassionata ed esperta nel campo.

Oggi più che mai la Casa continua ad essere vista come uno spazio creativo dove si intrecciano musica ed impegno sociale; gli studi registrazione dell’etichetta Parco Della Musica Records pubblicano ogni anno numerosi titoli contribuendo così all’arricchimento dell’offerta culturale romana.

I promotori ribadiscono infine quanto sia fondamentale considerare questa realtà non solo come luogo dove ascoltare buona musica ma anche come testimonianza viva delle libertà conquistate dalla società civile contro ogni forma d’illegalità.

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