La facies ippocratica è un termine medico che descrive un insieme di segni fisici visibili sul volto, spesso associati a condizioni critiche e alla morte imminente. Recentemente, questa espressione è stata al centro dell’attenzione in relazione all’ultimo saluto pubblico di Papa Francesco durante la celebrazione della Pasqua nel 2025. L’aspetto del pontefice ha sollevato interrogativi sulla sua salute, evidenziando i segnali tipici della faccia ippocratica.
I segni distintivi della facies ippocratica
La facies ippocratica si caratterizza per alcuni tratti specifici: naso affilato, occhi infossati e pelle tesa con un colorito pallido o livido. Questi indicatori sono stati descritti per la prima volta dal medico greco Ippocrate nel suo lavoro “Prognostico”, dove avvertiva che l’apparizione di tali segni poteva preannunciare la morte se non vi fosse stato alcun miglioramento delle condizioni del paziente entro un certo periodo.
Questa condizione è spesso riscontrata nei pazienti gravemente malati e può manifestarsi in diverse situazioni cliniche. Oltre ai tumori avanzati, come riportato dal professor Mark A. Marinella nel suo articolo pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, la faccia ippocratica può apparire anche in caso di traumi gravi o insufficienze cardiache e respiratorie. Inoltre, storicamente è stata associata a patologie come febbre da tifo e peritonite.
Il fenomeno alla base dell’aspetto hippocratico è legato al rilassamento dei muscoli del viso e alla diminuzione del flusso sanguigno nelle aree periferiche del corpo. Questo porta a una riduzione della vitalità apparente del paziente, rendendo questi segni utili per i medici nella diagnosi delle condizioni critiche.
La salute di Papa Francesco durante l’ultima Pasqua
Durante la celebrazione della Pasqua il 20 aprile 2025, Papa Francesco ha mostrato chiaramente i tratti tipici della faccia ippocratica. Questo evento ha suscitato preoccupazione tra i fedeli presenti in piazza San Pietro poiché rappresentava l’ultimo saluto pubblico prima della sua scomparsa avvenuta il giorno successivo.
Il pontefice aveva recentemente trascorso 38 giorni ricoverato presso il Policlinico Gemelli a Roma a causa di una grave malattia respiratoria che aveva messo a rischio la sua vita in più occasioni. Nonostante le difficoltà respiratorie affrontate durante il ricovero, le terapie avevano portato alcuni miglioramenti; infatti, nell’ultimo giorno era apparso senza ossigenoterapia assistita tramite naselli.
Tuttavia, nella mattina seguente alla celebrazione pasquale si è verificata una drammatica evoluzione delle sue condizioni cliniche: un ictus cerebrale ha causato coma profondo seguito da collasso cardiocircolatorio irreversibile, secondo quanto dichiarato dal professor Andrea Arcangeli, Direttore Sanità dello Stato Vaticano.
Implicazioni mediche dei segnali osservabili
L’apparizione dei segnali tipici della faccia ippocratica non deve essere sottovalutata dai professionisti sanitari poiché possono indicare uno stato critico imminente nei pazienti affetti da varie patologie gravi. Mediante l’osservazione attenta dei cambiamenti fisici nei volti dei loro assistiti, gli operatori sanitari possono ottenere informazioni preziose riguardo all’evoluzione clinica delle malattie terminali o acute.
In questo contesto storico recente, legando questi aspetti all’immagine pubblica di figure significative come quella papale, si evidenziano le sfide umane ed emotive associate alle malattie gravi, non solo per chi ne soffre, ma anche per coloro che li circondano.
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