Nuovo murale di Laika a Roma: Papa Francesco e gli invitati al suo funerale

Un murale dell’artista Laika, intitolato “Gli invitati”, rappresenta la reazione immaginaria di Papa Francesco alla lista controversa degli ospiti al suo funerale, sollevando interrogativi su fede e politica.
Nuovo murale di Laika a Roma: Papa Francesco e gli invitati al suo funerale - Socialmedialife.it

Un nuovo murale dell’artista Laika è apparso in via Nicolò Piccolomini, a pochi passi dalla Città del Vaticano. Intitolato “Gli invitati“, l’opera rappresenta la reazione immaginaria di Papa Francesco alla lista delle persone che parteciperanno al suo funerale, previsto per il 26 aprile. Questo evento ha attirato l’attenzione dei media e dei cittadini, non solo per il messaggio artistico ma anche per le figure controversie incluse nell’elenco.

L’opera di Laika: un messaggio provocatorio

La street artist Laika, attiva a Roma dal 2019 e nota per il suo stile provocatorio e carico di impegno civile, ha scelto un momento significativo della storia contemporanea per esprimere la sua opinione. Fino ad ora, non aveva mai ritratto Papa Francesco nelle sue opere. Tuttavia, con la morte del pontefice argentino e l’afflusso massiccio di fedeli in città in vista dei funerali, ha deciso di affrontare questo tema delicato.

Il murale è stato affisso nella notte tra il 23 e il 24 aprile ed è situato strategicamente vicino alla Città del Vaticano. “Gli invitati” mostra una rappresentazione surreale del Papa defunto che osserva una lista degli ospiti attesi alle sue esequie con un’espressione contrariata. Questa scelta artistica invita a riflettere sulle figure politiche presenti nell’elenco.

Chi sono gli invitati indesiderati?

Nel murale si possono notare nomi noti che hanno suscitato polemiche nel corso degli anni. Tra questi spiccano Donald Trump, Javier Milei, Ursula von der Leyen, Matteo Salvini e Matteo Piantedosi. Ognuno di questi personaggi pubblici è associato a politiche o azioni controverse che potrebbero essere considerate incompatibili con i principi morali sostenuti da Papa Francesco durante il suo pontificato.

Donald Trump viene citato soprattutto per le sue politiche migratorie negli Stati Uniti; Javier Milei è criticato per le sue posizioni estremiste in Argentina; Ursula von der Leyen viene vista come sostenitrice della militarizzazione europea; mentre Matteo Salvini non ha mai ricevuto un incontro ufficiale con Bergoglio durante i suoi anni da papa. Infine, Matteo Piantedosi è noto per aver promosso misure restrittive nei confronti dell’immigrazione attraverso leggi come il Decreto Cutro.

Le parole dell’artista

Laika ha commentato la sua opera dichiarando che questa rappresenta una novità nel suo lavoro poiché solitamente evita riferimenti diretti alla Chiesa cattolica: “Non posso negare che Francesco sia stato un Papa attento ai migranti,” afferma l’artista riguardo all’impatto sociale delle posizioni espresse dal pontefice su temi come i diritti civili e la pace mondiale.

Secondo Laika, se avesse avuto voce in capitolo sulla lista degli invitati al proprio funerale, Bergoglio avrebbe probabilmente escluso alcune delle figure menzionate nel murale: “Penso che quei nomi sulla sua guest list li avrebbe depennati volentieri.” Con queste parole l’artista sottolinea quanto possa essere complesso navigare tra fede e politica nella società contemporanea.

L’opera continua così ad alimentare discussioni su temi rilevanti come i diritti umani e le responsabilità etiche dei leader mondiali rispetto ai valori promossi da Papa Francesco durante il suo pontificato.

Articolo di