Nicola Coughlan critica la sentenza della Corte Suprema UK sui diritti delle persone trans

Nicola Coughlan critica la sentenza della Corte Suprema del Regno Unito che limita il termine “donna” alle persone assegnate femmine alla nascita, sostenendo i diritti delle persone transgender e avviando una raccolta fondi.
Nicola Coughlan critica la sentenza della Corte Suprema UK sui diritti delle persone trans - Socialmedialife.it

Nicola Coughlan, nota per il suo ruolo nella serie Netflix “Bridgerton”, ha espresso la sua indignazione riguardo alla recente sentenza della Corte Suprema del Regno Unito. Questa decisione stabilisce che, ai fini della parità di genere, il termine “donna” si riferisce esclusivamente alle persone a cui è stato assegnato il sesso femminile alla nascita. L’attrice ha utilizzato i suoi canali social per condividere le sue preoccupazioni e lanciare un appello a sostegno dei diritti delle persone trans.

La reazione di Nicola Coughlan alla sentenza

Coughlan, 38 anni, ha pubblicato un video in cui si dice «completamente inorridita» dalla decisione legale che colpisce una comunità già vulnerabile. Nel suo messaggio, l’attrice sottolinea come sia «disgustoso e sconvolgente» vedere ulteriori attacchi legali contro le persone trans. La sua presa di posizione non è nuova: nel corso degli anni ha dimostrato un forte impegno per i diritti umani e la parità sociale.

La Corte Suprema ha emesso questa sentenza in risposta a una causa portata avanti da un’associazione scozzese sostenuta da J.K. Rowling, autrice della famosa saga di Harry Potter. Questo aspetto ha ulteriormente acceso le polemiche intorno al tema dei diritti delle persone transgender nel Regno Unito.

Il ruolo controverso di J.K. Rowling

J.K. Rowling è stata al centro dell’attenzione mediatica negli ultimi anni per le sue posizioni considerate transfobiche da molti attivisti e sostenitori dei diritti LGBTQ+. Dopo la sentenza della Corte Suprema, Rowling ha festeggiato pubblicando una foto con una didascalia che esprimeva soddisfazione per l’esito del caso legale: «Vado matta per i piani ben riusciti». Questo comportamento non è passato inosservato a Coughlan, che lo definisce «ancora più disgustoso e nauseante».

In risposta alle dichiarazioni dell’autrice britannica e all’impatto negativo della sentenza sulle vite delle persone trans, Coughlan ha avviato una raccolta fondi per Not A Phase, un’organizzazione benefica nazionale guidata da individui transgender. Ha anche annunciato che raddoppierà qualsiasi donazione fino a 10.000 sterline.

Le preoccupazioni dell’organizzazione Not A Phase

Not A Phase si è espressa riguardo alla recente decisione giudiziaria evidenziando come essa possa isolare ulteriormente una popolazione già marginalizzata nel contesto sociale britannico. Nonostante ciò, hanno affermato con fermezza: «A prescindere se le persone trans siano incluse o escluse dalla legislazione del governo, la nostra esistenza non potrà mai esserci tolta».

Questa affermazione riflette lo spirito resiliente della comunità transgender nel Regno Unito e sottolinea l’importanza del supporto reciproco tra individui cisgender e transgender nella lotta contro discriminazioni sistematiche.

L’appello all’unità nella comunità LGBTQ+

Nel suo intervento pubblico sui social media, Nicola Coughlan invita tutti coloro che appartengono alla comunità LGBTQ+ o sono loro alleati a farsi avanti ed esprimere solidarietà verso amici e conoscenti transgender o non binari. Ha enfatizzato quanto sia fondamentale far sapere loro di essere supportati in questo momento difficile.

Inoltre, l’attrice commenta anche sulla nuova serie dedicata al mondo di Harry Potter; molti chiedono di boicottarla proprio perché potrebbe fornire ulteriore visibilità economica all’autrice controversa J.K. Rowling: «Tenetevi pure il vostro Harry Potter amici», afferma fermamente Coughlan; aggiungendo che lei stessa non toccherebbe mai quella serie neanche con un bastone.

L’impegno pubblico dell’attrice rappresenta un esempio significativo su come figure influenti possano utilizzare la loro piattaforma per sensibilizzare su questioni cruciali relative ai diritti umani ed equità sociale.

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