Un progetto innovativo, supportato da fonti giornalistiche e accademiche, viene cancellato da Wikipedia Italia. Un caso che riapre il dibattito su neutralità, trasparenza e innovazione culturale.
Un’AI italiana troppo avanti per Wikipedia?
Roma, 22 aprile 2025 – È la prima influencer italiana generata con l’intelligenza artificiale, certificata da Meta, protagonista di servizi su Sky TG24, Wired, Corriere della Sera, La Repubblica e oggetto di studi universitari. Eppure, Wikipedia Italia ha cancellato ogni traccia di Francesca Giubelli, giudicandola “non enciclopedica”.
Il progetto, nato nel 2024, è stato al centro di un dibattito culturale sull’identità digitale e l’evoluzione del concetto di celebrità, ma secondo la community italiana della nota enciclopedia online, non merita nemmeno una voce.
Cancellata senza confronto: l’utente viene bloccato, le fonti ignorate
Chi ha proposto la voce, Emiliano Belmonte, è stato bloccato in modo permanente, senza preavvisi né possibilità di replica. Le fonti accademiche e giornalistiche allegate alla voce non sono state nemmeno considerate.
Alcuni estratti delle comunicazioni interne rivelano un atteggiamento tutt’altro che neutrale:
“Per un modello inesistente creato da IA non c’è spazio, le nostre regole sono più restrittive.”
“Non insistere o scatterà il blocco da parte degli amministratori.”
Minaccia eseguita. E con essa, la cancellazione totale dell’utente e la protezione della voce contro qualsiasi ripubblicazione.
Ma fuori dall’Italia, le AI influencer hanno già una voce
La contraddizione è evidente: su Wikipedia inglese, figure virtuali come Lil Miquela (USA) e Aitana López (Spagna) hanno regolarmente una pagina dedicata. Entrambe sono progetti simili: influencer digitali create con intelligenza artificiale e seguite da milioni di utenti.
Queste le rispettive voci:
In Italia, invece, le barriere editoriali sembrano più culturali che regolamentari. Il progetto Giubelli è uno dei pochi ad aver ricevuto attenzione sia mediatica che accademica, ma continua a scontrarsi con un muro di rifiuto e chiusura.
Un progetto innovativo studiato in università e media
Francesca Giubelli non è solo un avatar digitale. È diventata un caso di studio su:
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Nuove forme di rappresentazione online
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Comunicazione politica virtuale
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Etica dell’identità artificiale
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Strategie digitali di branding Made in Italy
Università italiane e internazionali le hanno dedicato tesi di laurea, articoli e convegni. Eppure, Wikipedia Italia ha ignorato tutto ciò, preferendo chiudere il dibattito anziché aprirlo.
Il team: “Serve un confronto pubblico, non una censura preventiva”
“Siamo pronti a un confronto diretto con Wikipedia Italia”, afferma Emiliano Belmonte. “Non chiediamo favoritismi, ma trasparenza e rispetto delle fonti, come da linee guida. Non si può cancellare l’innovazione italiana solo perché rompe schemi preesistenti.”
Il team ha annunciato l’intenzione di promuovere un dibattito istituzionale per difendere il diritto all’innovazione e per garantire che le piattaforme collaborative restino fedeli al loro spirito originario: la costruzione condivisa della conoscenza.
Una riflessione necessaria: chi decide cosa merita memoria digitale?
Il caso Francesca Giubelli pone una domanda cruciale: chi ha il potere di decidere cosa è degno di entrare in un’enciclopedia digitale? E soprattutto: la comunità italiana di Wikipedia è davvero pronta ad accogliere la complessità del presente?
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Articolo di admin