Il 25 aprile, la Compagnia Diaghilev presenta un nuovo allestimento di “Letteratura”, un’opera poco conosciuta di Arthur Schnitzler. Questo atto unico, scritto nel 1900, offre una feroce critica a coloro che si improvvisano artisti senza alcuna preparazione. La pièce è diretta e interpretata da Paolo Panaro, affiancato dagli attori Marianna de Pinto e Giuseppe Tagarelli. Lo spettacolo sarà in scena fino al 4 maggio nell’ambito della stagione “Teatro Studio 2024-25“, sostenuta dal Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bari.
La trama di “Letteratura”
La storia ruota attorno alla figura di Margarete , una donna borghese che ha recentemente divorziato da un ricco imprenditore. Insoddisfatta della sua vita precedente, decide di immergersi nel vivace mondo artistico di Monaco con l’intento di scrivere poesie e romanzi ispirati alle sue esperienze personali. Nonostante i risultati modesti delle sue opere letterarie, Margarete sembra trovare soddisfazione in questo nuovo percorso.
Nel suo cammino incontra il barone Klarens , un uomo affascinante che le propone matrimonio a condizione che lei abbandoni la sua carriera letteraria. Questa proposta rappresenta per Margarete una scelta cruciale: continuare a seguire la propria vocazione artistica o accettare una vita comoda ma potenzialmente noiosa accanto al barone.
A complicare ulteriormente le cose arriva Gilbert , ex fidanzato ed amico d’avventure artistiche, il quale le propone una fuga romantica in Italia per riaccendere la loro passione creativa. Questo conflitto tra desiderio personale e aspettative sociali è centrale nell’opera e riflette tematiche universali ancora attuali.
Tematiche centrali dell’opera
“Letteratura” affronta questioni rilevanti riguardo all’autenticità nell’arte e al ruolo degli artisti nella società. Schnitzler esplora come l’improvvisazione nella creazione possa portare confusione nel panorama culturale già fragile del suo tempo. L’opera mette in luce il contrasto tra gli artisti autentici – coloro che dedicano tempo ed energie alla loro arte – e i dilettanti che cercano solo divertimento personale senza considerazioni etiche o artistiche.
Schnitzler stesso era molto interessato ai legami tra arte, vita personale ed esperienza psicologica; infatti molti dei suoi lavori sono stati influenzati dalle teorie psicoanalitiche emergenti a Vienna all’inizio del XX secolo. In questo contesto storico-culturale si inserisce anche il dibattito sull’impegno etico degli artisti: per Schnitzler l’artista deve contribuire positivamente alla società attraverso opere significative piuttosto che limitarsi a produrre contenuti superficiali.
Dettagli dello spettacolo
Lo spettacolo andrà in scena fino al 4 maggio con orari variabili: martedì e mercoledì alle ore 20; giovedì, domenica e festivi alle ore 19; venerdì e sabato alle ore 21. Le luci sono curate da Nicola Santamato mentre i costumi sono realizzati da Angela Gassi.
Per chi fosse interessato ad assistere allo spettacolo è possibile prenotarsi chiamando il numero indicato o acquistando biglietti online tramite Vivaticket. L’allestimento rappresenta non solo un’importante occasione per riscoprire uno dei testi meno noti del drammaturgo austriaco ma anche uno spunto per riflettere su temi sempre attuali riguardanti l’arte contemporanea.
Articolo di