Aggressione omofoba a Roma: due ragazzi picchiati e derubati in centro

Due giovani italiani aggrediti a Roma in un attacco omofobo il 20 aprile, derubati e colpiti da tre aggressori. Le forze dell’ordine hanno arrestato i responsabili poco dopo l’incidente.
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Un grave episodio di violenza omofoba ha scosso Roma il 20 aprile, quando due giovani italiani sono stati aggrediti e derubati mentre passeggiavano nel centro della città. La coppia, che aveva deciso di trascorrere la serata insieme per festeggiare Pasqua, è stata vittima di un attacco brutale da parte di tre aggressori che hanno giustificato la loro azione con insulti legati all’orientamento sessuale delle vittime.

La ricostruzione dell’aggressione

L’incidente è avvenuto poco dopo le sei del mattino in via dei Fori Imperiali. I due ragazzi stavano rientrando a casa abbracciati quando sono stati notati da tre uomini nordafricani, uno dei quali era minorenne. Gli aggressori hanno iniziato a lanciare insulti contro la coppia, ripetendo frasi come “vergognatevi” per il loro comportamento affettuoso. Nonostante i tentativi della coppia di ignorare le provocazioni, gli aggressori non si sono fermati e hanno aumentato l’intensità della violenza.

La situazione è rapidamente degenerata: i tre uomini hanno cominciato a colpire i ragazzi con calci e pugni. Uno degli aggressori ha estratto uno spray al peperoncino e lo ha spruzzato contro uno dei giovani, facendolo cadere a terra incapace di difendersi. In quel momento critico, gli aggressori ne hanno approfittato per derubarlo del borsello contenente documenti personali e carte di credito prima di fuggire dalla scena.

Tuttavia, la fuga degli assalitori non è durata a lungo; grazie alla prontezza delle forze dell’ordine intervenute sul posto dopo diverse chiamate al numero unico per le emergenze da parte dei passanti preoccupati.

L’intervento delle forze dell’ordine

Diverse persone presenti sulla scena hanno cercato di fermare l’aggressione ma si sono trovate impotenti davanti alla violenza mostrata dai tre uomini. Tra i testimoni c’era anche una giovane turista ucraina che ha ripreso l’accaduto con il suo cellulare; questo video si è rivelato cruciale per identificare gli autori del crimine.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto insieme ai soccorritori del 118, le vittime erano già state assistite dai passanti. Il ragazzo colpito dallo spray al peperoncino è stato trasportato all’ospedale San Giovanni dove ha ricevuto cure mediche ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni per le ferite subite durante l’aggressione.

Grazie alle descrizioni dettagliate fornite dalle vittime e alle immagini registrate dalla turista, i carabinieri sono riusciti ad arrestare gli aggressori circa mezz’ora dopo lungo via Manin all’Esquilino. Gli individui arrestati corrispondevano perfettamente alle descrizioni date dalle vittime ed erano residenti nella zona.

Conseguenze legali dell’aggressione

Dopo essere stati bloccati dai militari dell’Arma durante un controllo nei pressi della loro abitazione temporanea a Latina, agli arrestati è stata trovata addosso anche la refurtiva rubata durante l’aggressione ai danni della coppia gay. Questo elemento costituirà una prova importante nel processo legale che seguirà ora agli arresti effettuati dai carabinieri.

Le autorità stanno lavorando affinché venga garantita giustizia alle vittime attraverso un procedimento penale adeguato nei confronti degli autori dell’aggressione omofoba. L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle strade italiane e sull’importanza della protezione dei diritti delle persone LGBTQ+, sottolineando quanto sia fondamentale combattere ogni forma di discriminazione nella società contemporanea.

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