Incontri pubblici ad Alessandria su salute, ambiente e lavoro: il progetto Fare scienza di comunità

Dal 1° aprile al 23 maggio 2025, Alessandria ospiterà quattro workshop pubblici sul tema della salute, ambiente e lavoro, affrontando la contaminazione da PFAS e promuovendo un dialogo tra cittadini ed esperti.
Incontri pubblici ad Alessandria su salute, ambiente e lavoro: il progetto Fare scienza di comunità - Socialmedialife.it

Dal 1° aprile al 23 maggio 2025, Alessandria ospiterà una serie di quattro incontri pubblici dedicati a temi cruciali come la salute pubblica, la tutela ambientale e le dinamiche lavorative. Questi eventi fanno parte del progetto “Fare scienza di comunità”, promosso dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. L’iniziativa mira a coinvolgere cittadini, esperti e istituzioni in un dialogo aperto per affrontare le problematiche legate alla contaminazione da PFAS nella regione.

Il contesto della contaminazione da PFAS

Negli ultimi anni, l’Alessandrino ha visto crescere preoccupazioni riguardo alla contaminazione da PFAS , che hanno portato a tensioni sociali e mobilitazioni. La diffusione di informazioni incerte ha alimentato controversie sia in ambito giudiziario che penale. Il progetto “Fare scienza di comunità” si propone quindi come un’opportunità per costruire una rete informativa solida tra tutti gli attori coinvolti. L’obiettivo è quello di elaborare prospettive condivise sulla gestione dei rischi legati all’inquinamento e migliorare l’accesso alla giustizia ambientale.

Durante gli incontri previsti nel programma, i partecipanti avranno modo non solo di ascoltare esperti del settore ma anche di contribuire attivamente alle discussioni sui temi trattati. Ogni workshop sarà strutturato come una conversazione orizzontale tra relatori e pubblico, favorendo così uno scambio diretto delle idee.

Dettagli degli incontri programmati

Il calendario degli eventi prevede quattro workshop tematici:

  1. Workshop Memorie – Martedì 1° aprile 2025: questo incontro vedrà la partecipazione di storici locali ed esperti sindacali che discuteranno il passato industriale della zona.

  2. Workshop Metodologie – Venerdì 11 aprile 2025: qui interverranno medici specializzati ed esponenti delle organizzazioni ambientaliste per analizzare le metodologie più efficaci nella lotta contro l’inquinamento.

  3. Workshop Giustizia – Giovedì 8 maggio 2025: avvocati e giornalisti si confronteranno sulle questioni legali relative alle contaminazioni da PFAS.

  4. Workshop Scenari – Venerdì 23 maggio 2025: questo incontro sarà dedicato alle prospettive future con rappresentanti sindacali ed associazioni produttive impegnate nella questione ambientale.

Ogni workshop offrirà un’opportunità unica per approfondire questi temi attraverso il contributo diretto dei partecipanti.

La situazione dello stabilimento Syensqo a Spinetta Marengo

Lo stabilimento Syensqo situato a Spinetta Marengo è uno dei principali impianti chimici italiani con oltre cent’anni d’attività alle spalle; è stato fondato nel lontano 1905 inizialmente come produttore di superfosfati prima che venisse trasformato negli anni ’80 sotto Montedison in un centro focalizzato sulla chimica del fluoro.

Oggi lo stabilimento occupa circa mille persone sul territorio locale; circa seicento sono dipendenti diretti dell’azienda stessa mentre altri provengono da collaborazioni esterne o contratti temporanei. Questo sito industriale produce oltre trentacinque famiglie diverse di prodotti chimici specializzati utilizzati in vari settori dall’aerospaziale all’elettronico fino all’industria automobilistica.

Negli ultimi vent’anni Syensqo ha investito notevolmente nel miglioramento delle tecnologie produttive con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale; tuttavia rimangono interrogativi significativi riguardo ai processi passati legati ai fluorurati che hanno suscitato preoccupazioni sanitarie tra i residenti locali.

Le nuove iniziative scientifiche contro l’inquinamento

Recentemente è stato annunciato un nuovo centro dedicato alla ricerca scientifica sull’ambiente presso l’Università del Piemonte Orientale grazie ad un finanziamento significativo proveniente dalla stessa azienda Syensqo pari a cinque milioni di euro destinata allo sviluppo tecnologico volto al risanamento ambientale.

Questo centro avrà il compito non solo d’indagare sulle conseguenze dell’inquinamento causate dai PFAS ma anche d’individuare metodi innovativi per ridurre tali impatti attraverso tecnologie avanzate sviluppate in collaborazione con ricercatori universitari locali; ciò potrebbe portare benefici tangibili sia sul piano della salute pubblica sia su quello economico-sociale della comunità locale interessata dalle attività industriali storicamente presenti nell’area.

L’approccio multidisciplinare adottato dal nuovo centro promette opportunità concrete per affrontare le problematiche emerse negli ultimi decenni cercando soluzioni praticabili attraverso dialoghi aperti fra tutti gli stakeholder coinvolti nelle questioni ecologiche contemporanee senza trascurarne alcun aspetto rilevante o potenzialmente critico rispetto agli effetti collaterali generatisci dai processivi industrializzazione passata ancora oggi visibili nei territori circostanti lo stabilimento stesso.

Articolo di