Papa Francesco: un ricordo del pontefice scomparso e le sue origini

La vita di Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è un viaggio dalle origini piemontesi all’impatto sociale in Argentina, culminato in un pontificato caratterizzato da umiltà e attenzione verso i poveri.
Papa Francesco: un ricordo del pontefice scomparso e le sue origini - Socialmedialife.it

Papa Francesco è morto il 21 aprile 2025 alle 7:35, lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa cattolica. Questo articolo esplora la vita di Jorge Mario Bergoglio attraverso i racconti di amici e familiari, offrendo uno sguardo intimo su un uomo che ha saputo avvicinarsi ai suoi fedeli con umanità e semplicità.

Le origini piemontesi di Jorge Mario Bergoglio

Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio proveniva da una famiglia di immigrati italiani originari del Piemonte. I suoi nonni paterni si trasferirono in Argentina per cercare fortuna, come molti altri italiani dell’epoca. Maria Elena Bergoglio, sorella del papa, racconta che la loro famiglia non emigra perché viveva in povertà a Portacomaro ma per seguire le opportunità offerte dal Nuovo Mondo. La storia della sua famiglia è segnata da sacrifici e speranze; i nonni avevano già acquistato i biglietti per partire su un piroscafo che affondò prima della partenza.

La figura del nonno Giovanni emerge come centrale nella vita di Jorge Mario; era un uomo ambizioso che desiderava migliorare le condizioni economiche della sua famiglia. Nonostante l’emigrazione abbia comportato sfide significative, la determinazione dei Bergoglio ha permesso loro di stabilirsi in Argentina dove hanno costruito una nuova vita.

Un’infanzia tra giochi e prime esperienze

Jorge Mario trascorse la sua infanzia nel quartiere Flores a Buenos Aires, circondato da amici con cui giocava a calcio e si divertiva nei pomeriggi estivi. Amalia Damonte è stata il suo primo amore; ricorda ancora oggi una lettera scritta da lui quando erano bambini in cui prometteva di comprarle una casa se mai si fossero sposati. Questi aneddoti rivelano il lato più umano e vulnerabile del futuro papa.

I compagni d’infanzia lo descrivono come “el flaco”, sottolineando la sua figura snella ma anche il suo impegno negli studi scolastici. Nonostante fosse appassionato di sport – tifoso accanito del San Lorenzo de Almagro – mostrava sempre grande dedizione ai libri ed era considerato un ragazzo serio dai suoi insegnanti.

La vocazione religiosa e gli inizi nel sacerdozio

La chiamata al sacerdozio arrivò quando aveva quasi diciassette anni dopo aver vissuto esperienze significative con amici durante l’adolescenza. Maria Elena racconta che avrebbe dovuto partecipare a una festa primaverile ma decise invece di entrare in chiesa per pregare; quel momento segnò l’inizio della sua vocazione religiosa.

Dopo essersi diplomato come perito chimico, entrò nel seminario all’età di ventidue anni contro il volere iniziale della madre Regina Maria Sivori. Da quel momento iniziò un percorso ascendente all’interno della Chiesa cattolica: fu ordinato sacerdote nel 1969 ed assunse ruoli sempre più importanti negli anni successivi fino ad arrivare alla nomina a cardinale nel 2001.

L’impatto sociale durante gli anni ’70

Negli Anni ’70, mentre guidava i gesuiti in Argentina durante periodi turbolenti dal punto di vista politico ed economico, Bergoglio sviluppò relazioni profonde con le comunità più svantaggiate delle baraccopoli argentine conosciute come “villas miserias”. Durante questi anni visse eventi drammatici legati alla crisi economica argentina; dalla finestra dell’appartamento poteva osservare gli scontri tra polizia e manifestanti disperati dopo il crollo finanziario del Paese nel 2001.

Bergoglio si distinse per la sua capacità empatica verso chi soffriva maggiormente: intervenne pubblicamente contro l’uso violento delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini impoveriti esprimendo solidarietà verso coloro che avevano perso tutto nelle crisi economiche degli anni precedenti.

Un pontefice vicino alla gente

Quando fu eletto papa nel marzo 2013 prendendo nome Francesco I, portò avanti valori già presenti nella sua vita precedente: umiltà ed attenzione verso i poveri furono centrali anche nell’esercizio delle sue funzioni papali. La scelta del nome Francesco richiamava San Francesco d’Assisi simbolo dell’amore verso i meno fortunati.

La popolarità immediata tra le masse fu evidente soprattutto nelle periferie argentine dove molti lo considerarono uno dei loro rappresentanti più autentici grazie al suo approccio semplice ed accessibile alla fede cattolica.

In sintesi, la figura di Papa Francesco rimarrà impressa nella memoria collettiva non solo per essere stato il primo pontefice proveniente dall’America Latina ma anche perché incarnava valori profondamente radicati nelle sue origini piemontesi unite ad una forte volontà sociale rivolta ai bisognosi.

Articolo di